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MOONLIGHT First Italian GDR
Dichiarazione

I nomi dei personaggi e gli stessi appartengono a Joel Silver, alla sua casa di produzione e alla CBS. Amanda Price e August Fleint sono personaggi originali dell'autrice. I caratteri dei personaggi originari possono non apparire conformi agli originali in quanto la gestione è a discrezione dei giocatori. 

Centrale di Polizia

Personaggio Evento Ambiente

Ebbi difficoltà a trovare un parcheggio, se pur a pagamento, nelle vicinanze della centrale.
Fui costretto a parcheggiare a un paio di isolati e farmi il tragitto a piedi.
Arrivai trafelato e mi diressi direttamente all'ufficio di Carl.
Bussai ed entrai automaticamente, senza attendere il permesso.
Non credevo che i nostri "ospiti" fossero già arrivati.
"Buon giorno!" dissi entrando e richiudendo la porta dietro di me.
Costatai che Beth non era arrivata.

Mary entrò nell'ufficio del detective con più persone di quelle che realmente riusciva a sopportare.
Fece un lungo sospiro prima di riprendere la calma che stava perdendo "Buon pomeriggio a tutti.." salutò cordialmente ma con una punta di freddezza aspettando che le persone che portavano il distintivo,tesserino o qualsiasi altra cosa le dicessero per quale motivo era stata chiamata lì.

 

 

Finalmente il tenente si era deciso a farli entrare e Brian si era tranquillizzato un pò ma quando era arrivato il viceprocuratore Talbot aveva storto la bocca. Non lo sopporto molto questo tizio e preferivo mille volte la detective biondina!! Guardò i due e li salutò "Buonasera, avete chiesto e mi sono liberato. Come posso aiutarvi adesso??" proprio mentre parlava qualcun'altro bussò alla porta. ANCORA??? quanta gente hanno chiamato questi?? Cominciava ad avere qualche sospetto ma oramai era lì e non poteva girare i tacchi e andarsene senza farsi rincorrere dall'intero dipartimento di polizia di Los Angeles. Sperava soltanto che fosse la detective Turner.

 

 

 

 

 

 

I due testimoni erano entrati nell'ufficio e non sembravano troppo preoccupati, nè stupiti, di essere stati chiamati insieme.
"Sedetevi pure..."
Disse loro, indicando le due poltrone e proprio in quel momento fu felice di vedere Ben.
Per fortuna dopo pochi istanti, bussarono anche alla porta e Carl immaginò subito che si trattasse di Beth.
Andò ad aprirle e indicò i presenti.
"Viceprocuratore Talbot... Detective Turner... Conoscete già il signor Murphy, invece la signorina è Mary White, la sorella di Natalie... Si sono resi entrambi disponibili per l'indagine ma non so se loro hanno già avuto modo di conoscersi..."
Il tenente lasciò di proposito in sospeso la frase per vedere che tipo di reazione avrebbero avuto i due teste che stavano mettendo sotto pressione.
Dalla loro risposta si sarebbe potuto anche intuire qualcosa.
Speriamo che uno dei due tradisca qualche emozione e ci dia qualcosa su cui lavorare...

 

 

"Salve, signor Murphy!" dissi tendendogli la mano.
"Signorina White, lieta di conoscerla.... Anche se in una circostanza così poco piacevole", conclusi, passando a stringerle la mano.
Intanto, approfittavo di quella domanda a trabocchetto di Carl, per leggere sui loro volti qualcosa.
Anche un impercettibile tic.
Una perla di sudore.
Una dilatazione dei pori.
Qualcosa che non potevano controllare.

"Buon pomeriggio" dissi entrando e notando che anche Ben era alle presentazioni.
Tesi la mano alla donna e le sorrisi: "Beth Turner, molto piacere" dissi con un sorriso.
Poi feci un cenno a Carl e Ben e poi mi rivolsi all'altro ospite.
"Salve Signor Murphy" dissi tendendo la mano anche a lui.

 

 

Finalmente sembrava che tutti gli 'ospiti' fossero arrivati.
Mary ricambiò la stretta di mano del procuratore,ricordandosi improvvisamente dove avesse visto il ragazzo che era stato convocato con lei in quell'ufficio.Era ad una delle feste che Nicole dava per circondarsi di persone e rendersi ancora più popolare di quello che fosse.
Arrivò anche una donna,bionda che si presentò come Beth Turner,lei se la ricordava dai vari servizi del buzzwire che aveva visto in streaming.
"Buon pomeriggio Miss Turner" disse accomodandosi su una delle sedie presenti "Ora che penso siamo tutti,posso sapere come mai siamo stati convocati entrambi?" chiese indicando il ragazzo.

 

 

 

 

 

 

 

Entrò anche la detective biondina e Brian sorrise Oh meno male!!! "E' un piacere rivederla, Miss Turner!!!" le strinse la mano con molto più entusiasmo rispetto a quanto fece con il viceprocuratore ma il suo sorriso si smorzò sentendo le parole del tenente Davis. Avvertiva lo sguardo indagatorio di tutti su di sè e anche la ragazza nuova, quella Mary, gli sembrava che lo guardasse con troppa curiosità. Si strinse nelle spalle come a voler far capire che non sapeva niente di nessuno ma non era così perchè Mary aveva qualcosa di familiare effettivamente e lui se n'era accorto appena l'aveva vista. "Io sono..... dunque io a dire il vero...... bhè forse si ma non sono sicuro!!! Sono un commerciante e come tale vedo decine e decine di persone passare dal mio negozio, forse la confondo con qualcuno che le assomiglia ma adesso mi presento così non saremo più estranei" con un passo le si fece vicino "Sono Brian Murphy, sono proprietario del negozio Blade sulla 7^ strada ed ero amico di Mandy, la prima ragazza bionda uccisa da JACK. Lei è stata mia cliente per caso??" Chiese per vedere se lei ricordasse di averlo già incontrato ma deglutì preoccupato subito dopo. c'è qualche cosa che non và, sento puzza di complotto!!!non vorrei che questi investigatori cercassero di ingripparmi il cervello per incastrarmi. Questa ragazza non è qui per caso e io non la bevo!!

 

 

 

Ora che erano arrivati tutti, il tenente potè concentrarsi interamente sui due testimoni e quando Brian dimostrò una leggera incertezza nel riconoscere Mary, ne restò colpito, ma non fece assolutamente niente per nasconderlo.
Si rivolse allora a Miss White per approfondire l'argomento, confidando nella sua buona fede.
"Vi abbiamo convocati entrambi perchè siete le persone più vicine alle due vittime di quel mostro sanguinario e se voi due vi siete già incontrati prima d'ora, questo è il momento di fare mente locale e raccontarci tutto."
Prima che si decida di passare alle maniere forti...

 

 

 

 

 

Si conoscevano.
In quel momento non mi serviva sapere dove e come, mi bastava questo: si conoscevano.
Non volevo che le domande di Carl li allertasse troppo, dovevo intervenire per allentare la situazione.
"Signorina White, se riuscisse a ricordare dove ha conosciuto il signor Murphy, noi potremmo ricostruire meglio gli avvenimenti precedenti alla... Scomparsa di sua sorella... Magari, in quell'occasione, entrambi, intendo lei e il signor Murphy, potreste aver conosciuto o notato qualcosa o qualcuno, che, in qualche modo, possa essere il legame che stiamo cercando tra i due delitti", spiegai con calma e cercando di non far trasparire i miei sospetti su Murphy.
"A volte, particolari apparentemente insignificanti, possono essere fondamentali per le indagini..." poi guardai Murphy, "la prego, signor Murphy, si concentri e cerchi anche lei di ricordare... Grazie!"

 

 

Rimasi seduta ad ascoltare i due ragazzi e poi Carl e Ben.
Se Murphy aveva la sensazione di conoscere Mary, magari avevamo davvero qualcosa in mano.
Rimasi in silenzio per un pochino, pensando a come chiedere a Ben un colloquio privato con Murphy, non potevo di certo informarmi sulle sue strane abitudini con tutte quelle persone presenti...
"Ci sarebbe davvero molto utile se ricordasse qualcosa" ripetei con un sorriso guardando il ragazzo.
Forse quando fossimo rimasti da soli avrei dovuto fare un pò la civetta, ma avrei fatto il sacrificio.

 

Mary guardò gli occupanti di quella sala.Qualche cosa non le quadrava.
Quello non era un interrogatorio,ne era sicura ma il detective e il procuratore stavano cercando delle informazioni sulla sua presunta conoscenza con l'altro ragazzo convocato.Decise di essere sincera.
"No Signor Murphy non sono mai stata una sua cliente,forse si ricorderò di me per via di mia sorella Natalie.."disse cercando di non pensare al corpo straziato di sua sorella "Personalmente mi sembra di averla vista un paio di volte a qualche festa organizzata da Natalie..ma nulla di più".

 

 

 

 

 

 

 

"Festa??" Quella parola detta da Mary lo fece barcollare. Ma sono proprio un DEFICIENTE!!! come ho fatto a non ricordarmene??? deve essere stato uno di quei festini da ricconi a cui ci trascinava Jack!! Si stampò la mano sulla fronte ripensando a quando andava a quelle feste soprattutto per trovarci Mandy che ancora stava con quel suo amico. Ci andava gente che non gli era mai piaciuta e che aveva tutta l'aria di sentirsi invincibile, persone che vivevano solo di notte e non facevano che partecipare ai party. Anche quelli gli facevano venire il mal di testa. Brian lì per lì ebbe la sensazione di essere sbiancato ancora di più e rispose a Mary con la voce tremolante. "S-si adesso mi sembra di ricordare qualcosa. Alle feste bevo sempre troppo e mi dimentico facilmente di nomi e facce sconosciute. Quindi io ho conosciuto Natalie e anche tu hai conosciuto Mandy" passavano i minuti e il ragazzo si vedeva sempre più immerso nelle sabbie mobili. Se fossi uno di questi sbirri già mi sarei arrestato e avrei arrestato anche questa qua!!! camminavamo sulle uova ma adesso abbiamo fatto proprio una frittata MARY!!! Sospirò e guardò verso Miss Turner per cercare il suo appoggio "Non è tanto strano che ci siamo conosciuti ad una festa!! Andiamo!! Viviamo a Los Angeles!!!"

 

 

 

 

 

 

 

Dal momento che Ben e Beth sembravano avere creato un contatto, l'uno con Mary e l'altra con Brian, Carl ascoltò in silenzio, lasciando parte dell'interrogatorio nelle mani del viceprocuratore e della detective.
I modi pacati di Talbot erano più utili nei confronti della testimone ancora scossa, mentre Beth sembrava avere un forte ascendente sull'unico indiziato che avevano individuato e questo poteva essere un ottimo vantaggio.
Non visto, controllò con uno sguardo la telecamera che stava riprendendo tutto e tornò a concentrarsi sulle loro parole, prendendo appunti sul block notes che aveva a portata di mano.
Quando entrambi i due interrogati citarono la presunta festa a cui si erano probabilmente incontrati, gli sfuggì un sospiro preoccupato.
Durante gli anni di servizio, aveva imparato quando un indizio non era proprio un indizio specifico, ma una sorta di campo minato.
Quando si parla di party, si parla di troppa gente. Quando c'è troppa gente c'è un gran caos... e quando c'è caos non è facile trovare un colpevole.
Sperava davvero che i suoi due amici potessero trarne qualche altro elemento utile a ristringere il campo d'indagine.

 

 

 

Bene, se mai fosse uscito qualche indizio, sarebbe stato comunque un ago in un pagliaio.
"Potreste essere più specifici?... Che festa era? Chi la organizzava... Chi conoscevate per cui eravate lì?... Ripeto, ogni indizio, anche se vi sembra insignificante, potrebbe essere importante per noi", conclusi, sperando di riuscire a venire a capo di quell'interrogatorio.
Ma forse, appurato che si erano conosciuti e che tra loro c'era un nesso, il passo successivo era un interrogatorio separato...
Avrei potuto chiedere a Beth di portar via la ragazza, del resto non era lei la nostra sospetta; e trattenere il signor Murphy con la scusa di essere un esperto d'armi bianche.

 

 

 

 

 

 

Fantastico, feste...
Tanta gente, tanto rumore, dettagli confusi, alcol. Non ne saremo venuti a capo.
Li guardai, prima Mary e poi Brian, concentrandomi sui punti in cui un vampiro poteva mordere e lasciare poche tracce.

E in questo Beth sei un esperta, vero? mi chiesi ironicamente mentre pensavo ai due segni circolari all'interno della mia coscia.

Vergogna! Non è il momento di pensare a certe cose! - mi rimproverai osservando i due.
A vista non avevo notato niente di sospetto.
A parte forse che Brian aveva le mani perfettamente integre, non era strano per uno che possedeva un negozio di coltelli?

Beh, di certo non prova niente Beth....

Trattenni uno sbuffo e aspettai che parlassero.

 

 

Mary cercava di capire che cosa cercassero di sapere con quelle domande "Mandy? Mandy chi? Sapete quante persone ci sono a Los Angeles? E soprattutto quante ce ne fossero in queste feste?" disse sospirando per l'ennesima volta,cominciava a spazientirsi "Mi ricordo di lei vagamente,mr.Murphy non resto mai troppo a lungo alle feste,non sono un tipo che ama la vita mondana,probabilmente deve essere stata una delle sere in cui mia sorella mia aveva trascinato fuori di casa a forza..." aggiunse sperando che questa sceneggiata,che non portava da nessuna parte finisse presto.

 

 

 

Brian ripensò a quelle parole e all'improvviso si ricordò un particolare. Prima che la bionda morisse, Jack che era l'ex ragazzo di Mandy, aveva insistito tanto perchè lei partecipasse ad una delle sue feste esclusive a Beverly Hills. Si erano lasciati da un pò e oramai Mandy frequentava Brian assiduamente. Jack lo sapeva e non sembrava per niente geloso, perciò si era raccomandato tante volte con Brian di portarla al party. Brian sbuffò molto molto forte, inarcò un sopracciglio e incrociò le braccia sul petto per annunciare la sua offerta. "Mettiamo che io so chi abbia organizzato la maggior parte delle feste. E se vi do il nome, voi la smettete di darci il tomento??" Vorrei crederci veramente ma non credo sia così. Non era sicuro di voler spifferare i fatti di Jack alla polizia ma il detto diceva Mors tua vita mea! Era ora di tirarsi fuori da quel casino.

 

 

 

"Mandy è la prima vittima... Miss White."
Carl aprì il cassetto per recuperare una fotografia della ragazza bionda e l'appoggiò sulla scrivania perchè la teste potesse riconoscerla.
"La guardi attentamente e ci dica se ricorda di averla vista..."
Ma mentre lo faceva, colse l'interessante proposta che stava facendo il ragazzo dell'armeria.
Fece fatica a nascondere il suo stupore e lanciò immediatamente uno sguardo affilato sia a Ben che a Beth.
Fu incerto su cosa dire, perciò prese tempo e attese che il viceprocuratore e la detective decidessero il da farsi, concentrando la sua attenzione su Mary e la foto di Mandy. 

 

 

 

D'istinto avrei voluto sottrarre la pistola d'ordinanza a Carl per sparare a quell'insopportabile ragazzo dagli occhi di ghiaccio; ma la mia posizione non me lo permetteva.
"Credo, signor Murphy, che non abbia capito la situazione: lei non è sospettato... Non ha bisogno di scendere a compromessi con noi... Le stiamo solo chiedendo di darci una mano... Può darsi che per lei due vittime trucidate non significhino poi tanto... forse sono solo un impiccio che la sta tenendo lontano dal suo lavoro. Ma vede", mi avvicinai a lui e mi piegai puntandogli lo sguardo dritto in quegli occhi inespressivi.
"Per noi... e per la signorina... Ogni piccolo particolare, può essere decisivo. Quindi", dissi, alzando un po' il tono e drizzandomi per finirgli alle spalle; "... se ha dei nomi da fare: li faccia!"

 

 

Brian aveva tirato fuori quello che credeva un asso nella manica e Ben se l'era praticamente mangiato.
Mi avvicinai un pò al ragazzo con la sedia e lo guardai negli occhi:
"Brian...qui stiamo parlando di un serial killer assetato di sangue..." dissi calcando un pò la mano.
"Sangue di ragazze bionde e giovani" mossi un pò la testa, sperando che notasse che IO ero una perfetta candidata.
"E in questo momento, lei è l'unica cosa fra un'altra vittima e quell'essere spregevole"

 

 

Mary si sporse verso la foto che il detective le stava facendo vedere,mentre gli altri della stanza erano tutti concentrati sullo spremere Murphy come un limone.
"E'..impressionante,assomiglia a mia sorella in maniera quasi...terrificante" disse osservando al foto "Ma..mi dispiace non ho mai visto questa ragazza prima d'ora,ma non posso esserne sicura,visto che come abbiamo già detto c'era molta gente a queste feste..anche lei era ridotta come..Nicole?" chiese cercando di scacciare l'immagine di sua sorella ridotta come un'ammasso di carne irriconoscibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"LO SO!! Ho capito benissimo viceprocuratore Talbot!!Pensate che io non voglia aiutarvi??" Brian alzò la voce irritato Non sarò sospettato ma mi sento già in prigione!!! non mi piace come si sono messe le cose e adesso mi faccio sentire!! Si voltò di scatto verso la detective bionda e rispose sbraitando anche a lei. Si era offeso per quello che gli stavano dicendo."Senta Miss Turner, lei lo sa che io non c'entro niente ok?? NON HO UCCISO IO Mandy e non lo avrei mai fatto!! Io l'amavo e voglio quanto voi che quel bastardo finisca con il culo sulla sedia elettrica!! vi ho detto tutto quello che sapevo ma adesso mi chiedete di fare il nome di amici che forse non c'entrano un cavolo con questa storia!!! pensate che non mi creerà dei guai?? questi amici hanno anche loro degli amici e sicuramente gente potente a L.A. con cui io non voglio avere niente a che fare, specialmente se conoscono questo psicopatico!!" Pensò e ripensò alle parole che gli avevano detto, guardò Mary che guardava la foto di Mandy senza riconoscerla e realizzò che la lista delle vittime poteva veramente salire e altre ragazze potevano morire. Non voleva credere che Jack fosse implicato, proprio Jack con lo stesso nome che la stampa aveva affibbiato a quel criminale detto Jack lo squartatore. Era suo amico, era stato con Mandy e organizzava feste in cui stranamente s'erano ritrovate due vittime. Era venuto il dubbio anche a lui che qualcosa puzzasse sotto il suo apparente perbenismo. Sbuffo per la quattrocentesima volta e cominciò a dirgli quello che aveva pensato."C'è questo tizio.... si chiama Jack Dorsey e io l'ho conosciuto su internet poco prima di conoscere Mandy in chat. A quei tempi si erano lasciati da circa un mese. Mi ha raccontato che faceva l'imprenditore, non so nemmeno di cosa si occupi di preciso ma mi disse che gli affari non gli andavano troppo bene negli ultimi tempi così per allargare il giro si è messo ad organizzare feste per alcune celebrità. Mi ha chiesto se mi andava di aiutarlo a fare uno scherzo alla sua ex, sesso in cambio della sua vendetta. Io ho deciso di assecondarlo, lei era anche molto carina!! lui diceva che era una facile.... Così mi ha spiegato come potevo trovare Mandy online e abbiamo cominciato a chattare. I patti erano questi: io dovevo vedere se Mandy ci stava e in caso le fossi andato a genio, dovevo mettermici, farci i miei comodi e poi lasciarla. Pensavo fosse una stronza di quelle che se la tirano con tutti ma Mandy non era così, mi piaceva e mi sono affezionato a lei. Mi ha anche confidato che lui la trattava male e per questo si era presa una pausa di riflessione. A Jack non ho mai detto che io volevo bene veramente a Mandy, lui sapeva solo che ci frequentavamo come stabilito e che lei si stava affezionando a me, era contento che stesse andando come previsto. Non era geloso e so che sta con un'altra, una davvero mozzafiato quindi non mi sono preoccupato di nascondergli niente della nostra relazione. Un giorno mi ha chiesto se volevo partecipare ad uno di quei festini e mi ha spiegato che non dovevo dire a nessuno dove andavo. In pratica ogni party è superblindato, si entra solo con l'invito e i più fortunati possono incontrare le star che danno la festa nelle stanze private per qualche ora. La prima volta che ci sono andato da solo mi è piaciuto, gli ho fatto i complimenti per come gestiva e da allora Jack ha cominciato ad invitarmi più spesso fino a che quella volta non mi ha chiesto di portarci anche Mandy. Lei all'inizio non voleva venirci ma io l'ho convinta perchè erano sempre belle feste e c'era da divertirsi e infatti si è divertita, solo che è stata la prima e ultima volta perchè Mandy è stata...." deglutì e cercò un'altra parola. "E' morta la settimana dopo." Sentì gli occhi pizzicarli mentre gli veniva da piangere. "Non credevo potesse essere importante ma lei non si vedeva più con Jack!! Non c'era più niente tra di loro!!" Lo diceva convinto ma poteva essere che Jack non avesse perdonato Mandy di averlo lasciato. "Doveva già vendicarsi come d'accordo!!! perchè avrebbe dovuto ucciderla?? non può essere stato lui, no ma l'unico nome a cui pensavo è il suo." La voce gli tramava e si zittì di colpo guardando prima Ben e poi Beth.

 

 

 

 

 

 

 

"A dire il vero..." Carl riprese la foto e se la rigirò tra le mani con una certa impazienza.
"A dire il vero, signorina... questa ragazza era ridotta molto peggio di sua sorella."
Il ricordo del ritrovamento di quel cadavere orribilmente mutilato lo fece rabbrividire, ma i suoi pensieri si dissolsero quando sentì il signor Murphy perdere la pazienza.
Il ragazzo era decisamente sotto pressione e questo stato di tensione di solito non aiutava i testimoni a fare mente locale e a comunicare alle autorità tutti i particolari che potevano essere utili all'indagine.
Per fortuna Brian si calmò quasi subito, vinto probabilmente dal rimorso.
Dal suo nuovo racconto era emerso qualcosa di molto utile, sebbene fosse una pista tutta da ricostruire.
Aveva fornito agli inquirenti un nome che poteva anche non portare a nulla, ma che al contrario poteva rivelarsi fondamentale.
Mentre il ragazzo parlava, il tenente Davis fece immediatamente una ricerca al pc per rilevare più informazioni possibili su questo Jack Dorsey, mentre Ben e Beth potevano occuparsi di approfondire l'interrogatorio.
"Controllo subito se ha dei precedenti..."

 

 

 

 

 

 

 

Più ascoltavo il ragazzo e più non mi fidavo di lui.
Inoltre, era chiaro che i due non fossero in combutta.
Trattenere la ragazza, non aveva senso, mentre volevo mettere alle strette Murphy.
Mi avvicinai all'orecchio di Beth, mentre Carl rispondeva, e le sussurrai: "Porta fuori di qui la ragazza, forse con te, da sola, si aprirà maggiormente..."
Vidi Carl spostarsi al PC per cercare informazioni sul nome dato da Murphy.
Sempre che quel tale esistesse davvero.
io cominciavo a credere che quel tale centrasse più di quanto volesse farci credere.
"Signorina, la vedo affaticata... Perché non va con la signorina Turner a prendere qualcosa nella sala ristoro?" suggerii, mentre riportavo lo sguardo su Murphy.
"Intanto, noi controlleremo con il signor Murphy le nuove informazioni..."
Se la ricerca di Carl fosse stata vana, volevo maggiore libertà d'azione.
Ero certo che Carl avrebbe capito il mio gioco.

 

 

 

 

Guardai Carl e poi Brian e infine Ben.
Avrei lasciato che Ben torchiasse un pochino Brian e poi avrei chiesto di parlarci io da sola, in privato, avevo domande un po' più mirate da fargli, sperai che Ben mi lasciasse parlarci.
Forse è meglio avvisare....
Mi sporsi sul tavolo e raccolsi il mio fascicolo sul caso, poi presi una matita e scrissi sulla cartellina di Ben, facendo finta di niente.
"Quando hai finito con lui, mi piacerebbe farci due chiacchiere in privato..."
Sperai che Ben capisse dove volevo arrivare.
"Venga con me, Mary" dissi alzandomi con un sorriso, andiamo a prenderci un caffè" le dissi avviandomi alla porta e tenendola aperta per lei.

 

 

La ragazza che gli era stata mostrata in foto era stata conciata peggio di Nicole,e ora come ora la proposta del procuratore non gli era mai sembrata così giusta.
Annuii alla richiesta della detective bionda e si alzò uscendo dalla stanza.Fuori dalla porta prese un bel respiro cercando poi di capire se poteva andare a casa o meno "Senta signorina Turner,non che io non apprezzi l'offerta del caffè,davvero...ma posso sapere il perchè sono stata convocata in centrale,anche se sapete benissimo che non sono sospettata?" chiese andando in quella che sembrava una sala relax.

 

 

 

 

Le facce che avevano tutti e tre non erano rassicuranti ma Brian aveva detto tutto ciò che gli era venuto in mente su quella faccenda legata a Jack e Mandy. Il viceprocuratore non sembrava convinto però e voleva restare solo con lui, supportato dal tenente Davis alle prese con il pc mentre le due ragazze uscivano. E' ora che lascino in pace anche me!!!"Vi ho detto proprio tutto con questo. Non so altro di loro, posso andarmene adesso??" Provò ma sapeva già che gli avrebbero complicato la vita ancora di più anche perchè gli sembrava di avere capito che anche Miss Turner voleva parlare con lui da sola. per lei potrei fare un sacrificio pensò tra sè Ma del viceprocuratore Talbot ne ho abbastanza!! Cercò di non guardarlo sperando che si stancasse di fargli domande per cui non avrebbe avuto altre risposte e sentiva rinforzarsi il suo mal di testa solito.

 

 

 

 

 

 

Dopo essere entrato nel database della polizia ed avere fatto la ricerca nell'archivio, Carl si era accorto che questo individuo di cui Murphy parlava non era schedato.
Pensò quindi di fare una ricerca anche online, nella speranza di trovare articoli utili e ne rintracciò alcuni di una rivista di moda.
Mentre Beth e la testimone Mary lasciavano il suo studio, Ben si preparava a spremere Brian come Carl sperava effettivamente che facesse.
Con un'occhiata complice, il tenente fece capire al viceprocuratore di essere d'accordo con la sua idea e gli assicurò così tutto il suo appoggio.
Senza dare peso al vano tentativo di Murphy di sfuggire al loro interrogatorio, spiegò a Ben ciò che aveva trovato.
"Jack Dorsey... è un imprenditore tessile, ma la sua impresa ha dichiarato bancarotta un paio di mesi fa... Più o meno risale al periodo in cui c'è stato il primo omicidio e la scientifica ha esaminato il contenuto del pc di Mandy e lei, Mr Murphy, ha preso contatti con lui su internet poche settimane prima. Forse non è solo una casualità, Ben... "
Concluse, cercando nuovamente lo sguardo di Talbot.

 

 

Quel Murphy mi stava sempre più antipatico e più parlava, più avevo idea che mi nascondesse qualcosa.
Incrociai lo sguardo di Carl, che faceva le sue belle ricerche, mentre Beth aveva portato via la ragazza.
Dopo che Carlo mi mise a parte di quanto trovato su internet, mi sedetti accanto a Murphy e cercai di mantenere la calma.
Gli poggiai la mano sulla sua e lo guardai fisso negli occhi.
"Perché un uomo in bancarotta dovrebbe indire un party di lusso?... Si limitava a questo o gli procurava donne e qualcos'altro?" domandai dandogli alcune pacche sulla mano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il ragazzo si guardò la mano che Talbot gli batteva facendo l'amicone ma invece si sentì minacciato e Brian la ritirò infastidito. Girò la testa verso di lui per guardarlo negli occhi e aggrottò la fronte stranito. "Ma che ne posso sapere io viceprocuratore?? Quello contattava un sacco di gente così come ha contattato me online. Sa quante persone si vendono su internet?? basta poco per convincerle a fare qualcosa e specie quando c'è chi trasferisce una bella cifretta sul conto!!lui organizzava feste per conto di altri e c'era un giro di soldi di sicuro ma l'unica cosa che so con certezza è quello che ho visto alla festa a cui sono andato con Mandy, c'era tanta gente ricca e lui si comportava come se li conoscesse bene anche se magari in tasca non aveva un soldo bucato. Le amicizie importanti non gli mancano, per questo io non l'ho mai mandato a quel paese!! avevo" Pensava che forse non avrebbe dovuto dirlo ma alla fine decise di farlo. "avevo paura che mi creasse problemi. Io lavoro con le armi e se qualcuno vuole mettermi in mezzo è troppo facile, potrebbe riuscirci con pochissimo anche se io faccio bene il mio lavoro. Anche voi avete dei pregiudizi nei miei confronti cavolo!! Vendo armi ma non vuol dire che io sono un assassino perchè gli assassini comprano le mie armi!! Vi sto dicendo che conosco questo tizio che voleva creare qualche problema a Mandy ma non so niente di come vive lui e che giri ingrippati abbia, so soltanto di queste feste esclusive e che era un tipo mondano. Siete voi gli investigatori giusto??chiedete a lui che giri ha, io ho detto tutto quello che so!!"

 

 

 

 

 

Carl ascoltava la loro conversazione, ma senza prenderne parte.
Cercava ancora dei dati utili per l'investigazione. Proprio come sosteneva Murphy in effetti, il loro compito doveva essere proprio quello di trovare un nesso tra questo Jack e il loro tagliagole.
"Ben... forse dovresti leggere questa mail dal laboratorio. Hanno ultimato gli esami e sembra che le ferite di Mandy siano state provocate da un'arma abbastanza difficile da trovare. Uno degli esemplari era proprio nell'armeria del Signor Murphy. E' regolarmente registrata nel suo archivio... è la riproduzione di una daga del XIII sec. La lunghezza della lama è di 30 cm... Risulta ancora invenduta."
Pensò per un po' al da farsi e poi illustrò la sua idea.
"Se non è stato Murphy, forse quel Jack potrebbe avergliela rubata quando è passato dall'armeria. Il furto potrebbe essere un buon motivo per convocarlo. Che ne pensi? Possiamo dire che Murphy ha inoltrato la denuncia."

 

 

"Credo che la sua posizione, signor Marphy, si sia complicata negli ultimi due minuti... A quanto pare l'arma del delitto risulta essere registrata a suo nome..." dissi fissandolo intensamente.
Poi mi voltai verso Carl.
"Il signor Marphy è nostro ospite, leggigli i suoi diritti... Poi chiama una squadra per perquisire abitazione e negozio... Se l'arma non è in armeria, potrebbe essere in casa... Chiamo l'ufficio e mi faccio mandare i mandati, così vengo anch'io sul luogo", conclusi, sperando che almeno quella mossa, lo spronasse a dire di più..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Brian sentì quelle parole accusatorie e perse la pazienza ma rimase ancora seduto sbattendo però il pugno sul tavolo per farsi capire e attirare l'attenzione anche di Davis che era al pc. "COSA COSA COSA?? tenente conosco i miei diritti!! Risparmi il fiato!!!sono venuto qui per aiutarvi e se non volete che me ne vada, resterò senza che mi mettiate le manette!!!" infine si girò verso il viceprocuratore con lo sguardo infuocato dalla rabbia. "LEI mi ascolti bene!!! Talbot!!! LEI ci è venuto di persona ieri nella mia armeria per chiedermi informazioni, non si ricorda che quando lei e Miss Turner siete passati al mio Blade shop io vi ho fatto vedere che tipo di daghe avevo in magazzino??? Ho provato a farvi capire che ce n'era qualcuna in giro MA IO LE VENDO!!! ho detto subito che poteva anche essere di averla venduta all'assassino ma NON sono io il serial killer!!! sono due ore che vi sto dicendo che ero innamorato di Mandy e non potevo fare quello che quel maniaco schizzato le ha fatto!!!SANTO DIO l'HA SQUARTATA!!!" smise di urlare perchè gli stava venendo da piangere a ripensarci. Cominciava a rendersi conto di quello che era successo "Invece di perdere tempo a perquisire la mia armeria CHE OVVIAMENTE é PIENA DI ARMI dovreste cercare quella BESTIA SATANICA che guardate un pò: NON SONO IO!!!" si alzò di scatto per la foga di tutto quel discorso difensivo ma si rimise subito a sedere anche se era indignato. Dopo essersi sfogato si sentiva un poco meglio. "Adesso penso che dovrei chiamare il mio avvocato giusto?? non vado da nessuna parte ma voi sbrigatevi a trovarlo o mentre io sto qui a fare la muffa lui fa a pezzi un'altra bionda per strada, non so se ci avete fatto caso ma è quasi buio!!!"

 

 

 

 

Carl annuì alle parole di Ben e si affrettò a prendere il telefono e ad avvertire la squadra cui avrebbero affidato la perquisizione dell'armeria ed eventualmente della casa.
Quando ebbe trasmesso gli ordini, si rivolse di nuovo al viceprocuratore.
"Sono pronti... aspettano il tuo via."
Gli disse, appoggiando la cornetta senza attaccare, ma si preoccupò, vedendo la reazione del ragazzo dell'armeria che si stava visibilmente agitando.
"Si calmi, Signor Murphy... Se è innocente non ha nulla da temere, la teniamo qui anche in via precauzionale e proprio perchè stiamo lavorando seriamente sul caso di Mandy, vogliamo assicurarci che lei non sia una minaccia. Vorremmo davvero credere che ci abbia detto la verità, ma non possiamo trascurare il fatto che su di lei gravino diverse ipotesi di accusa."

Annuii con il capo, afferrai la cornetta e diedi disposizioni.
"L'arresto è precauzionale... Comunque le consiglio di trovarsi un buon avvocato... Carl, leggigli i suoi diritti e rinchiudilo per le prossime 24 ore... Se non troveremo nulla dalle perquisizioni, domattina sarà un uomo libero, signor Marphy, altrimenti ci vedremo davanti al giudice..."

Sentii Murphy urlare e guardai Mary: "Si, forse è meglio che vada, ma resti a disposizione per favore" mi alzai e le sorrisi "potremo avere ancora bisogno di lei...è una cosa seria, Mary, ma quando sarà finito, la lasceremo in pace glielo prometto."
La lasciai sola e mi diressi di nuovo all'interno della sala interrogatori: "E' tutto ok?" chiesi guardando Ben e Carl.

 

Brian guardò il viceprocuratore e il tenente senza sentirsi rassegnato. Quando la detective bionda rientrò, le si rivolse in modo arrogante rispondendo prima degli altri a cui era rivolta la sua domanda. "No no!!! Non è tutto ok Miss Turner!!! Sono innocente e voglio che troviate quel bastardo, perciò datevi da fare e meglio di come avete fatto fino ad ora!!!" Detto questo si zittì di colpo, incrociando le mani sul petto e si impose di stare in silenzio. Se ci riesco.

 

 

 

 

 

"Bene Signor Murphy... E' ufficilamente sotto la nostra custodia."
Il tenete Davis eseguì gli ordini del viceprocuratore proprio nel momento in cui Beth rientrava nell'ufficio.
"D'ora in avanti ha il diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dica, può e sarà usata contro di lei in tribunale. Ha diritto alla presenza di un avvocato durante l'interrogatorio... Se non può permettersi un avvocato, gliene verrà assegnato uno d'ufficio."
Poi alzando gli occhi si rivolse alla detective bionda.
"Immagino che Miss White sia andata via, vero?" Si alzò velocemente per lasciarle il posto e andò verso la porta, salutando momentaneamente anche Ben.
"Se avete bisogno di me, sono giù alla reception a trasmettere gli ordini alla squadra e a recuperare un paio d'agenti che restino qui a fare compagnia al nostro nuovo ospite..."
E così dicendo aprì la porta per richiuderla poi con cura alle sue spalle.

Maledizione! Pensai guardando Carl andare via e mi rivolsi a Ben.
"Se vuoi resto io qui con lui mentre tu e Carl andate a fare la perquisizione" dissi incrociando un pò le braccia.
Se andavano via, forse....sarei riuscita a scoprire se Brian sapeva qualcosa sui vampiri.
Mi sedetti su una sedia di fronte a lui e aspettai la risposta di Ben.

 

"Okay, Beth!... " dissi in un primo tempo, poi mi avvicinai a lei parlandole a bassa voce: non volevo che il sospetto mi sentisse.
"Sta' attenta!... Comunque gli agenti che lo prenderanno in custodia saranno qui a minuti... Dopo va' pure a casa, ci vediamo domani in ufficio... Ciao!"
Feci un paio di passi e mi fermai a guardare Marphy
"A presto signor Marphy, spero che l'albergo statale sia di suo gradimento..." conclusi.

 

 

 

 

 

 

A quanto pareva si erano decisi a dare a Brian un pò di tregua. Si sistemò sulla sedia e appoggiò i gomiti sulla scrivania per massaggiarsi meglio le tempie con le dita. Non ho più il mal di testa perchè nn mi sento più neanche la testa, devo controllare se ce l'ho ancora!!! si meravigliò che ancora nn fosse esplosa ma il fatto che stesse per rimanere da solo con la biondina gli metteva un pizzico di buonumore. Dopo tutto quella era una buona notizia, il viceprocuratore e il tenente stavano andando alla sua armeria e lui si ricordò qualcosa. "Aspetti viceprocuratore!!" mise le mani in tasca per prendere il portachiavi, gettò le chiavi sulla scrivania e le indicò guardando Talbot. "Qui sarà meglio che stare all'Hilton m'immagino, per fortuna c'è Miss Turner a tenermi compagnia" disse senza ridere e aggiunse "Fate il vostro dovere ma vi sarei grato se non distruggeste la porta a vetri, mi costa una barca di soldi!!!! con quelle chiavi aprirete anche la porta del magazzino sul retro. Le auguro di trovare qualche traccia del vero assassino oltre che le mie scontatissime impronte!!!" e speriamo che al ritorno mi lascino andare. Gli fece un saluto sommario con la mano e si accasciò sulla scrivania per un momento di totale sconforto.

Presi le chiavi che mi stava tendendo e lasciai l'ufficio.

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I GDR (Giochi di Ruolo) sono sostanzialmente storie ispirate a un'ambientazione storico/temporale (per lo più fantasy) in cui i giocatori interpretano un personaggio. Uno dei primi fu Dungeons&Dragons, dove in un mondo simile alla Terra di Mezzo di Tolkien, i giocatori, riuniti in torno a un tavolo, interpretavano elfi, maghi e guerrieri tirando i dadi della sorte e capitanati da un Master che inventava e dirigeva la trama. Successivamente vennero i LibroGame, dove a fare da Master c'era una trama prestabilita e il giocatore, singolo in questo caso (rari casi due) saltava da un paragrafo all'altro a seconda delle scelte che faceva o del risultato dei dadi. A questo seguirono i giochi di ruolo dal vivo: i partecipanti si mascheravano nel personaggio che interpretavano e svolgevano azioni dal vivo, come in un film. Con l'avvento di internet, il gioco di ruolo ha cambiato nuovamente veste, unendo il gioco tradizionale alla fanfic (narrazione amatoriale di fan per i fan). 

 

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