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MOONLIGHT First Italian GDR |
Dichiarazione |
I nomi dei personaggi e gli stessi appartengono a Joel Silver, alla sua casa di produzione e alla CBS. Amanda Price e August Fleint sono personaggi originali dell'autrice. I caratteri dei personaggi originari possono non apparire conformi agli originali in quanto la gestione è a discrezione dei giocatori. |
Villa Titanic |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Stavo
finendo di sistemare le mie cose, quando sentii il mio cellulare
squillare. Ma dove l'ho lasciato? Finalmente lo trovai... Guardai il display e
mi accorsi che si trattava di August. |
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"Salve, Amanda, volevo avvertirla che, dato quanto accaduto quest'oggi, ho deciso di raggiungerla entro sera... Dopotutto, abbiamo una casa, dico bene?.... Userò il Jet, sarò alla villa per le 19. Per lei va bene?" |
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Avrei
voluto rispondere di no... ma il poco tempo lontana da lui, mi era pesato
come secoli. "Certo che va bene, August... Devo mandarti un taxi?" |
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"No,
prenoto da qui una macchina... A stasera!" Attesi prima di riagganciare, non mi piaceva chiudere per primo una conversazione, sopratutto con lei. |
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"A
stasera!" risposi, chiudendo la comunicazione. Sapevo che non l'avrebbe mai fatto lui per primo. |
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Portai
il cellulare con me e ripresi a sistemare le mie cose. Certo l'idea di avere un incontro amoroso con August in casa non mi piaceva, ma ormai era fatta e non mi andava di disdire con Richard. Non ci misi molto a
sistemare ogni cosa. |
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Arrivai
prima di quanto avessi previsto. Erano quasi le sei e trenta. La limousine che avevo prenotato mi portò sino al piazzale auto della villa. Se la descrizione mi aveva reso scettico, la visione mi fece ravvedere. Chiesi all'autista della limousine di scaricare la mia roba nell'atrio, oltre la porta a vetri, ed entrando diedi una voce per avvisarla che ero lì. "Signorina Price!... Sono arrivato!" |
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Riconobbi
la sua voce e feci un salto dal piano inferiore fino all'atrio attraverso
la tromba delle scale per poi saltargli al collo e abbracciarlo. Ero così felice che fosse lì con me. "Oh, August! sono contenta di rivederti... mi sei mancato tanto....!" sapevo che non erano passate neanche 24 ore, eppure, il mio più vecchio e fedele amico, era finalmente lì. "Purtroppo il mio taxi sarà qui a momenti... Te l'avevo detto che ho un appuntamento?.... E sì, prima che me lo domandi: è quel genere di appuntamento... Sistema tutta la tua roba e prendi pure la stanza che preferisci", cominciai a dirgli. "Domani verrà l'impresa per trasformare le saune in frigidarium, per questa sera devi accontentarti della vasca di ghiaccio..." |
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"Certamente, Amanda... Io per le 20 dovrò essere da Josef Kostan... Si diverta in città", dissi, proprio quando sulla terrazza comparve il taxi alle spalle della mia limousine |
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Non ebbi
modo di parlare a lungo con lui, il mio taxi era già lì. Gli schioccai un veloce bacio sulla guancia e schizzai via verso il mio appuntamento galante. |
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Per le strade di LA |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Appena
salita sul taxi, sentii squillare il mio cellulare. Vidi il nome sul display, era Richard. "Ciao, tesoro... dove sei?" |
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"Ehi bellezza...tu dove sei? a casa? le risposi mentre mi incamminavo verso la strada principale in cerca di un taxi. |
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"Sono sul taxi, sto venendo in centro... Dove ci vediamo?" |
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"Conosci qualche locale carino qui a Los Angeles?" |
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"Solo l'Avalon.... Ne hai sentito parlare?" |
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"Si,ci sono stato anche io...allora vediamoci li e poi decidiamo che fare,ok mia cara?" |
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"Perfetto! Sarò lì tra venti minuti... Ci vediamo dentro." |
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"Perfetto...a tra poco..." chiusi la chiamata e feci cenno ad un taxi di fermarsi. |
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"A
dopo!" risposi richiudendo il mio BlackBerry. Poi diedi disposizioni al mio autista e guardai le strade illuminate scorrere al di là del finestrino. |
Avalon |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Il taxi si
fermò proprio davanti alla porta dell'Avalon. Entrai e notai subito la barista che avevo conosciuto quella mattina e lì, al bancone, Richard che face le moine ad una bella ragazza sedutagli accanto. Mi avvicinai con passo felpato, i tacchi in quel tramestio di voci non potevano essere uditi, neanche da un vampiro come lui, poiché era distratto. Poggiai una mano sulla sua spalla e lo salutai, chinandomi di poco a baciarlo affettuosamente su una guancia. "Buona sera, Richard!" |
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Evidentemente
quella sarebbe stata per Simone la giornata più lunga di tutta la sua
vita.Lo capivo da come sbuffando mi stava restituendo il bicchiere di
PinaColada che gli avevo servito poco tempo prima. Ripresi il bicchiere e lo misi nel lavello,prendendone un altro pulito dallo scaffale,ricominciando a miscelare gli ingredienti,rendendo questa volta il cocktail leggermente più 'carico'. "Tieni..ma occhio che è più forte" dissi riporgendole il tutto. "Simone,io potrei consigliarti un bel viaggio rigeneratore di una settimana,ma non so se lo seguiresti come consiglio,so che hai del lavoro importante da svolgere qui a LA.." aggiunsi girandomi poi verso i due nuovi arrivati che si erano avvicinati al bancone. "Posso servirvi qualche cosa?"chiesi gentilmente. |
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" Non preoccuparti, ho lo stomaco forte..potrei bere anche gasolio puro questa sera.." risposi continuando a sorseggiare il cocktail che gia mi infiammava la gola. Poi sporgendomi verso di lei e sussurrando, le chiesi " Sono amici tuoi questi due ?? il fatto è che mi sembra abbiano qualcosa di familiare, di conosciuto. Non saprei, ma hanno qualcosa che mi ricorda tanto l'uomo da cui mi sono dovuta separare.. " Ma forse sei solo già ubriaca, Simone..." mi risposi , continuando a guardare con la coda dell'occhio la bellissima coppia che avevo accanto. |
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Osservai la
ragazza, il suo lieve arrossire e sorrisi posandole lo sguardo addosso. Percepii l'odore di Amanda che due secondi dopo mi trovai affianco "Amanda mia cara,che rapidità..." le sorrisi, poi guardai nuovamente la nuova ragazza. Ridacchiai alla sua richiesta "Vacci piano con quelli..." dissi, indicando i bicchieri "Poi dovrò portarti a casa...". La fissai negli occhi e feci uno dei miei sorrisi, poi mi rivolsi a Faith "Posso avere uno scotch?" mi rivolsi infine ad Amanda "E tu cosa prendi cara?" |
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Quella
situazione non mi piacque affatto. Cosa significava? Dava l'appuntamento a me e si faceva trovare a fare il cascamorto con un'altra? "Un Alexander, grazie!" mi limitai a chiedere a lui e alla ragazza al bancone, che, riconosciutala, salutai con un lieve cenno del capo. "Preferirei sedermi a un tavolo, piuttosto che stare qui al bancone... Vieni?" domandai, prendendo ad allontanarmi e freddandolo con uno sguardo che non ammetteva repliche. |
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Avevo quasi
l'impressione che mi trovassi in un fuoco incrociato nel quale non volevo
assolutamente trovarmi. Richard,aveva iniziato come quella mattina ad
ammaliare tutte le donne che gli erano attorno Fortuna che io sono
stata già sottoposta a questo trattamento..pensai ridacchiando mentre
segnavo lo scotch per lui e l'Alexander per lei. "Sedetevi pure ad un tavolo libero,vi porto le ordinazioni appena sono pronte" dissi gentilmente e con professionalità per poi girarmi di nuovo verso Simone "Amici dici? No non proprio,sono entrambi venuti all'Avalon questa mattina...lui era in cerca di lavoro e lei credo avesse un'appuntamento con uno dei magnate della città..." aggiunsi rispondendo alla sua domanda "Simone,o ti tiri su di morale o sarò costretta a prenderti a sberle!!! Sei una bellissima ragazza,intelligente e con un lavoro appagante,non puoi farti mettere in ginocchio da un uomo,per la miseria!!!" |
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"
Il problema è che non è un uomo..." pensai, mentre con la coda
dell'occhio seguivo la donna bionda che si allontanava indispettita dal
bancone. " Forse avrei solo bisogno di cambiare un pò aria... sai, nuove amicizie, posti nuovi dove andare. In questi ultimi anni tutto il mio mondo è ruotato intorno a lui.." |
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Seguii con
lo sguardo Amanda e quando mi lanciò quell'occhiataccia, risposi con un
sorriso divertito "Tu accomodati pure cara, ti raggiungo tra poco..." le dissi mantenendo il sorriso. Poi mi voltai verso Simone, così si chiama quella ragazza e le dissi "Beh, se hai bisogno di nuove amicizie, eccone una..." allungai la mano e mi presentai "Richard William Gray, al suo servizio..." e le feci uno dei miei soliti sorrisi. |
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Ora stava
esagerando e io per perdere la pazienza. Soprattutto perché stava dando ragione ad August: sceglievo sempre gli uomini sbagliati. Se avesse continuato a quel modo, non solo lo avrei mandato in bianco, ma l'avrei scaricato lì molto presto. Trovai un tavolo in un angolo appartato e dove la musica non fosse troppo alta. Il mio udito era ipersensibile e gli altoparlanti del posto erano troppo alti per i miei gusti. Quel posto era molto diverso rispetto a quella mattina. Mi accomodai e continuando a fissarlo, attesi che mi raggiungesse. |
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Ascoltai in
silenzio,la piccola discussione tra Richard e la ragazza bionda che lo
aveva raggiunto,ma non erano di certo fatti miei il come volevano gestire
il loro appuntamento.Mi limitai a miscelare gli ingredienti per l'Alexander
da portare al tavolo e notare che il ragazzo si era 'buttato' in una
specie di conversazione amichevole con Simone. Le feci un'occhiolino complice e portai il cocktail al tavolo "Ecco a lei,le serve altro?"chiesi rivolta ad Amanda mentre appoggiavo sottobicchiere e bicchiere davanti a lei. |
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All'improvviso il ragazzo seduto vicino a me allungò la mano in un gesto di saluto e si presentò. Aveva sfoderato un sorriso aperto, dolce, quasi disarmante. Forse mi piacque subito proprio per questo, per la sua spontaneità. " D'accordo Simone, anche per qualche altra cosa.." mi rimproverai , mentre rispondevo al suo sorriso. " Io sono Simone, Simone Walker...grazie per l'offerta di amicizia" e protesi verso di lui la mia mano, sfiorando la sua inizialmente, per poi stringerla in un saluto più formale. " Anche se" continuai " non mi pareva che tu ne avessi bisogno, di nuove amiche" conclusi, facendo un cenno con la testa verso la donna bionda che si era appena allontanata dal bancone. |
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Le ragazze
così, semplici quasi intimidite mi facevano impazzire. MI porse la sua
mano, che strinsi con decisione. Poi appoggiai la mano sinistra sopra alla
sua e la tenni tra le mie per un pò. Continuavo a sorriderle e alla sua
considerazione mi avvicinai di più a lei e sussurrai "Ho sempre bisogno di nuove amiche Simone..." soffermando lo sguardo sul suo. |
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"Grazie!"
esordii alla giovane barista mentre mi porgeva l'Alexander. Intanto guardavo Richard continuare ad ignorarmi per un'umana... "Porti pure il conto al ragazzo al bancone", dissi, alzandomi e lasciandole la mancia, ed uscii dal locale. |
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MOONLIGHT First Italian GDR |