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MOONLIGHT First Italian GDR |
Dichiarazione |
I nomi dei personaggi e gli stessi appartengono a Joel Silver, alla sua casa di produzione e alla CBS. Amanda Price e August Fleint sono personaggi originali dell'autrice. I caratteri dei personaggi originari possono non apparire conformi agli originali in quanto la gestione è a discrezione dei giocatori. |
Villa Titanic |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Una volta
entrati nella villa, percorremmo l'ingresso e raggiungemmo la prima ala di
quella dimora spettacolare. C'era da restare abbagliati da tanta luce e dal magnifico panorama che si presentava agli occhi dei visitatori. La terrazza su Los Angeles era sicuramente la parte più bella dell'intera struttura, anche se i comfort e gli accessori erano impeccabili e in grado di soddisfare anche le pretese dei padroni di casa più esigenti al mondo. "Sono felice che le piaccia... le faccio strada al piano di sotto." Dissi indicandole le scale. |
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Scendemmo
al piano sottostante. La prima cosa che vidi fu l'angolo tv, mentre proprio sotto la scala si trovava il bar. Ma la cosa più spettacolare era il salotto che dava sulla prima terrazza. Da lì passammo alla zona pranzo che poi immetteva nella prima cucina, la più grande. "E' magnifica,
davvero!" esclamai ammirando ogni angolo e cercando di evitare i
punti in cui il sole pomeridiano filtrava prepotente. "Immagino che le
scale portino alla zona notte!" dissi guardando l'agente immobiliare. |
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Osservavo
con attenzione le espressioni della mia cliente e constatavo con orgoglio
che la casa le piaceva. Probabilmente rispecchiava le sue aspettative e io avevo saputo fare bene il mio lavoro. Così finimmo anche il giro di quel piano e scendemmo alla zona notte. "Sono contento di vedere che la villa corrisponda a quanto aveva immaginato... Eventualmente volesse apportare qualche modifica, posso consigliarle anche uno dei negozi d'arredamento migliori in città che fa sempre un buon prezzo ai nostri clienti." La informai con un sorriso mentre la precedevo giù per la scala. |
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"Come
le accennavo questa mattina, mi interessa trasformare la sauna in
frigidarium, le sarei molto grata se potesse contattare per mio conto oggi
stesso una società in grado di provvedere" dissi mentre scendevamo
al piano sottostante. Entrammo immediatamente nella stanza da letto principale. Non era esattamente il mio stile, ma chi ci avrebbe dormito? Magari l'avrei usato per altro. C'erano due zone laterali, una portava alla stanza-armadio, l'altra al bagno ed alla prima sauna, quella che avrei fatto trasformare in frigidarium. "Perfetto... è tutto perfetto... ripensandoci, vorrei che entrambe le saune della casa venissero trasformate", dissi pensando a se e quando Auguts avesse deciso di raggiungermi. Poi proseguimmo al piano sottostante. Incrociammo un altro paio di stanze da letto. Proseguimmo visitando l'angolo fitness e l'angolo ufficio. "Ha proprio tutto ciò che mi serve!" notai soddisfatta, benché già sulla carta non mi era dispiaciuta. Ero certa che il disgusto provato da August per quella forma così esterna così ridicola, sarebbe svanito in merito alle potenzialità interne. Lui così amante delle ville vittoriane! Quella villa sembrava non smettere mai di stupirmi. Sbucammo in un disimpegno con tanto di tavolo da bigliardo. Per poi scendere all'ultimo livello, il cui esterno aveva anche una grande piscina... che avrei usato solo la notte. Scendendo mi resi conto che quell'ambiente/bar/salotto era un po' appariscente. Ma lo stile concordava
con il resto. Completavano il piano
la seconda sauna, la seconda cucina ed altre tre stanze da letto.
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"Oh ma
certo, nessun problema. Appena ritorno in ufficio le manderò la ditta
adeguata. Ma ne è proprio sicura? Voglio dire... le stanze non mancano e
una sauna potrebbe sempre servirle, non trova?" Onestamente ero meravigliato dalla sua scelta perchè c'erano talmente tanti ambienti che mantenere una sauna mi sembrava quasi doveroso. Ovviamente non potevo tenere a freno la mia lingua da agente immobiliare. La vedevo però molto soddisfatta, me lo aveva ripetuto più volte, perciò qualunque tipo di modifiche volesse apportare, non era una cosa che poteva compromettere la vendita. Così, una volta finito il tour, controllai nella mia cartellina e presi i fogli del contratto. "E' sufficiente la sua firma sul contratto di vendita..." Le spiegai mentre raggiungevo il primo appoggio utile per poter scrivere comodamente. "Dopo di che sarà sua a tutti gli effetti." Le sorrisi e le passai la penna, indicando il punto dove avrebbe potuto firmare l'atto di proprietà. |
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"Beh!
Qui a Los Angeles fa già abbastanza caldo, che non saprei cosa farne di
una sauna... e poi il freddo tonifica", dissi seguendolo al banco del
bar, dove posò i moduli da firmare. "Assegno?... O preferisce un bonifico?" |
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Il
freddo tonifica, eh? Sembrava anche giusto, ma Los Angeles era Los Angeles, la città del prestigio, del lusso e delle celebrità. Vi vivevano certamente ricchi che forse la odiavano e che avevano una sauna solo per il gusto di dire che la possedevano, pur non avendola mai usata. "Un bonifico andrà benissimo, le lascio le coordinate dell'iban e provvederemo noi a trasferire l'importo sul conto del precedente proprietario." Dopo aver trattenuto le spese d'agenzia... ovviamente. Tirai fuori dal portadocumenti uno dei biglietti da visita e scrissi in modo chiaro il codice. Poi tornai a sistemare i documenti. "L'originale certificato di proprietà resta a lei, una copia sarà per noi e una sarà spedita al venditore come prova che il passaggio è stato effettuato. Mi occuperò io di tutto." |
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"Certo...
questo a me... e questo a lei... Posso prendere possesso della villa da
subito?" domandai impaziente. "Ho qui la limousine dell'hotel.. se lei mi lascia le chiavi provvedo da me all'immediato trasferimento..." |
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Presi la
copia del contratto firmato che mi porgeva e sistemai tutto nella mia
cartella. "E' tutta sua!" Risposi annuendo con sicurezza alla sua richiesta e le porsi il mazzo di chiavi. "E' stato un piacere conoscerla, Miss Price..." Aggiunsi con un sorriso, "Chiamerò per il lavori di cui mi parlava prima e le manderò la ditta... E non si preoccupi, conosco la strada... a presto!" Stesi la mano per salutarla e poi mi avviai all'ingresso per tornare al fuoristrada. |
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"Grazie
infinite!" dissi stringendogli per l'ennesima volta la mano. "Darò immediate disposizioni per il bonifico e attenderò l'invio della ditta edile... grazie!" Presi le chiavi e le strinsi forte, mentre guardavo l'agente immobiliare risalire le scale per raggiungere il parco macchine. Mi guardai attorno... tutto quello era mio. Quella era la mia casa e l'avevo comprata senza... Senza l'aiuto di August, ma avevo bisogno di lui, mi mancava moltissimo... Presi la borsa e cercai il mio BlackBerry. "Ciao August... ce l'ho fatta, ho comprato Villa Titanic... devi dare disposizioni alla banca per il versamento, ti mando le coordinate e la cifra tramite sms... e... mi piacerebbe che tu cambiassi idea e lasciassi Washington... Sì,... no, andrò ora i Hotel a preparare il mio trasloco... come farò questa notte? Credi che non riuscirò a trovare una vasca di ghiaccio?... Abbiamo un vano frigo in cucina che non è male", risi divertita. Chiacchierai ancora un po' con August, nel frattempo risalii le scale suino al parco macchine e presi la Limousine diretta al mio Albergo. |
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Per le strade di LA |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Salii sulla
limousine e diedi disposizione all'autista di portarmi in Hotel. Sapevo che August aveva pagato per tre giorni, ma non mi importava, volevo avere la mia indipendenza e la mia privacy. Mi ricordai che avevo un appuntamento galante per quella sera, così cercai il numero di Richard sull'agenda del BlackBerry e lo chiamai. Sentii il telefono
squillare libero, e attesi che mi rispondesse. |
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Uscito
dall’ufficio mi apprestai a rispondere alla telefonata “Buonasera bellissima Amanda…" le risposi con voce suadente. |
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Il
solito vampiro d'altri tempi! "Sei sempre galante, Richard, non c'è che dire... ascolta, tesoro, ho appena ricevuto le chiavi della mia villa sulle colline di Beverly Hills... dobbiamo cambiare i nostri programmi per la serata... sto per lasciare l'hotel... come ci vogliamo organizzare?" |
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“Vuoi che ti raggiunga nella tua nuova dimora?" le proposi. L’idea non mi dispiaceva affatto. |
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"A che ora pensi di liberarti?... Io dovrei riuscire a preparare l'intero trasloco per le sei di questo pomeriggio... Se vuoi possiamo vederci da qualche parte e poi andare alla villa insieme... non è difficile da raggiungere, ma non saprei indicarti esattamente l'ubicazione, se non fosse per il mio autista..." lascia cadere la frase, era ovvio che io non ero ancora pratica di Los Angeles. |
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“Credo di averne ancora per un’ora o forse di più…" le dissi per poi fare una breve pausa “ Potremo incontrarci alle Kostan Industries , un luogo che conosciamo tutti e due, poi decidiamo come passare la serata…" |
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"Diciamo alle 18 all'ingresso della Kostan?... Credo di farcela perfettamente..." |
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“Facciamo alle 19, almeno sono sicuro di essere tutto a tua disposizione…" |
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"D'accordo...
forse è meglio... a più tardi allora!" dissi chiudendo la
conversazione.
Riposi il mio BlackBerry
e mi assaporai la vista di Los Angeles. Poco dopo arrivai al
mio Hotel. |
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Hotel Chateau Marmont |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Andai alla
reception e diedi le disposizioni necessarie per spostare quanto era
contenuto nella mia suite alla mia nuova residenza, frigo bar e vasca di
ghiaccio compresa. Dato che avevo pagato anticipatamente per tre notti, il direttore mi offrì di espletare le mie richieste senza costi aggiuntivi. Beh! Dopotutto aveva incassato 15000 dollari per una suite che poteva rivendere ad altri. Andai in camera e preparai i miei bagagli, che feci portare in limousine da un portantino per una mancia di 20 dollari. Controllai che tutto il resto potesse essere portato con il furgone dell'Hotel e tornai alla mia limousine. |
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Per le strade di LA |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Risalii in
macchina e parlai nuovamente con l'autista che, a sua volta, diede le
indicazioni all'autista del furgone dell'hotel. Poi finalmente partimmo alla volta della mia residenza. Finalmente arrivammo alla mia residenza. |
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MOONLIGHT First Italian GDR |