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MOONLIGHT First Italian GDR
Dichiarazione

I nomi dei personaggi e gli stessi appartengono a Joel Silver, alla sua casa di produzione e alla CBS. Amanda Price e August Fleint sono personaggi originali dell'autrice. I caratteri dei personaggi originari possono non apparire conformi agli originali in quanto la gestione è a discrezione dei giocatori. 

Ufficio di Josef Kostan 

Personaggio Evento Ambiente

In meno di dieci minuti ero alle KI.
Entrai e mi diressi al banco della reception.

"Buongiorno e benvenuta alle Kostan Industries" disse alzando lo sguardo verso la donna che era appena arrivata "In che cosa posso esserle utile?"chiese gentilmente

 

"Buon giorno!" risposi alla giovane donna seduta dall'altra parte del banco.

"Sono Amanda Gordon Price, ho preso appuntamento con la segretaria del signor Kostan per un incontro privato. Vuole, gentilmente, annunciarmi?"
Sorrisi come facevano tutti a Los Angeles e aggiunsi: "Grazie!"

Lena sorrise "Si Emmanuel mi aveva informato del suo arrivo" dissi sorridendo "Il signor Kostan si è liberato in questo momento,se vuole cominciare a salire trovera il piano giusto all'interno dell'ascensore accanto al pulsante"

"Grazie!" dissi, elargendo un ennesimo sorriso per ricambiare la gentilezza della receptionist.

Andai all'ascensore e pigiai il pulsante indicatomi.

 

 

 

 

 

La porta dell'ascensore si aprì e incrociai una giovane donna di bell'aspetto e... vampira.

Ma che tipo di affari tratta, questo Kostan? mi domandai.
Sopratutto notando che dal mio arrivo, che fossero umane o vampire, non c'era una donna che non fosse bella.
E sì che ero a Los Angeles, la patria della chirurgia plastica, ma in quella sede sembrava che vecchie e brutte fossero proibite.

Spostai il mio sguardo dalla donna all'uomo sulla soglia di una porta a vetri, sorrisi avvertendo un odore così stantio che non potevo aver dubbi: era lui il pluricentenario vampiro con cui avevo un appuntamento.

Però!?! pensai andando verso di lui. Se il buon giorno si vede dal mattino...!

 

 

 

Addison era appena andata via e io l'avevo seguita, con le mani in tasca, fino alla porta da cui potevo vedere anche le porte scorrevoli dell'ascensore. "In bocca al lupo Addie!" Le dissi cercando di essere più sereno nei confronti di quella questione, ma mentre lei andava via arrivò un'altra visitatrice inaspettata. Uhm.... oggi c'è un gran via vai qui, peggio degli altri giorni! pensai tra me e me ma non potevo staccare lo sguardo da quella avvenente donna bionda che mi veniva incontro con passo sicuro. Immortale e stupendamente bella! Per fortuna Sarah non c'è o oggi le sarebbe venuta una crisi di nervi! Le feci un sorriso cordiale e le tesi la mano per presentarmi. "Immagino che sia qui per me, ma deve essermi sfuggito il suo appuntamento. Chi ho il piacere di conoscere?"

 

 

 

Hoops!

"Chiedo scusa! Credevo che la sua segretaria le avesse parlato di me", dissi sorridendogli e porgendogli la mia mano: "Amanda Gordon Price", aggiunsi languidamente.

 

 

 

Strinsi delicatamente la sua mano e restai sorpreso da quella sua frase. "Piacere di conoscerla e mi chiami pure Josef, ma non deve scusarsi!" Aggiunsi subito facendo segno di entrare nel mio ufficio. "Non è colpa sua, nè della segretaria, Miss Price. E' solo colpa mia perchè sono rientrato da poco in ufficio e ancora non ho avuto il tempo di sistemare tutte le mie scartoffie!!" Risi ammettendo il fatto che quel giorno era davvero tutto scombinato rispetto al solito. "Semmai è lei che deve scusare me, in genere non c'è tutta questa confusione! Ma oggi è stata una giornata un po' movimentata! Si metta comoda." Indicai la poltrona davanti alla scrivania e mi andai a sedere al mio posto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era sicuramente di un'altra epoca, tant'è che mi sarei aspettata il baciamano, ah bei tempi andati!

Mi fece accomodare in una poltrona comoda, ma che richiedeva una seduta molto morigerata, altrimenti oltre alle gambe... beh! avrebbe visto troppo e io non ho mai amato mostrare ai partner in affari tutte le mie carte.

"Allora, credo, che tu possa chiamarmi Amanda!" dissi al suo invito a dargli del tu.

Lo osservai prendere posto dietro la scrivania, mentre continuava a parlarmi della sua giornata fuori dal normale, perché la mia no? pensai continuando a sorridergli e non per convezione, ma perché mi piaceva davvero.
C'era qualcosa in lui che me lo faceva sentire mio simile; non per il fatto che fosse un vampiro, ma perché, come uomo d'affari, doveva essere proprio il tipo freddo, distaccato e 'opportunista' che ero io.

"Veniamo a noi, Josef", esordii, "sono nuova in città, è vero, ma non sono venuta per fare due chiacchiere, sono qui per affari e vorrei concluderne uno per il quale mi serve il tuo aiuto" e prima che potesse intervenire, aggiunsi: "Ovviamente l'affare sarà vantaggioso per entrambi."

 

 

 

La sua eleganza non mi era sfuggita ma la capacità che aveva avuto di andare subito al sodo mi aveva piacevolmente sorpreso. Gli affari sono il mio pane quotidiano e l'unico argomento stuzzicante che posso permettermi con una donna così perciò meglio che sia vantaggioso per entrambi! Ero tutto concentrato a sentire che tipo di proposta intendeva farmi e la guardai dritta negli occhi aspettando che mi spiegasse bene. "Lo spero anche io Amanda! Allora mentre mi spieghi che genere di affare volevi propormi, posso offrirti qualcosa da bere?" Davanti ad un bel bicchiere di sangue fresco i compromessi erano sempre più facili da trovare, così mi alzai per raggiungere la mia bottiglia di AB- mentre attendevo risposta.

 

 

 

Sì, era proprio il mio tipo: quello dal quale dovevo stare alla larga.

"Sì, grazie! Un buon bicchiere di 'rosso' non si rifiuta mai" dissi guardandolo muoversi come un felino.

"L'affare è semplice, Josef."
Spostai il peso sul braccio destro e assunsi una posizione più comoda, benché poteva essere recepita in altro modo.
"So che sei uno degli azionisti della Trask Communications", esordii senza mai distogliere lo guardo da lui. "Ora, come saprai, la Trask è in difficoltà, motivo per cui, Trask in persona ha messo in opzione parte delle proprie azioni."
Feci una breve pausa.
"Io vorrei quelle azioni... ma come sai, essendo in opzione, possono acquistarle solo coloro che sono già azionisti" conclusi aspettandomi la fatidica domanda...

 

Riempii due bicchieri della nostra bevanda sanguinolenta e gliene porsi uno facendo tintinnare i bicchieri per un cincin augurale prima di tornare a sedermi. Ascoltai poi la sua introduzione, prendendo un sorso rifocillante. "Ah si mi era giunta voce di un possibile fallimento ma non ci voglio credere." Accennai ma senza nascondere troppo il mio sorriso strafottente. "Stavo già pensando di acquistarne ma.... mi stai chiedendo di comprarne per te?" Domandai con aria falsamente innocente.

 

 

 

Sorrideva sornione ed ero certa che l'attrazione fosse reciproca, così come i rispettivi freni inibitori.
Forse anche lui aveva in cuore un'altra persona.
Ma dopotutto, chi, tra noi vampiri, cerca necessariamente l'amore per sempre... era un tempo maledettamente lungo. A me bastava anche solo una notte. Una notte per dimenticare i maledetti errori del passato.

"Sì", dissi prendendo il bicchiere che mi porgeva. "Vorrei che facessi l'offerta opzionale per mio conto, dopo di che rileverò le azioni al dubbio del loro valore." Feci una pausa scrutando il suo sguardo.
"Mi sembra vantaggioso per entrambi, non credi?"

 

 

 

 

 

 

Incrociai il suo sguardo attento mentre prendeva il bicchiere e avrei voluto capire cosa realmente le passasse per la testa. Sembrava molto furba e molto decisa ad ottenere quello che voleva e io non ero da meno. Interessante amicizia che oltre ad essere piacevole, potrebbe tornarmi utile basta che tu mia cara Amanda, non cerchi di fregarmi Mi chinai in avanti col busto e tirai fuori la penna dal mio taschino. Poi aprii il cassetto e tirai fuori alcuni documenti che riguardavano altri precedenti traffici azionari. "Ok Amanda, mettiamo che io decida di farti questo favore e accetti di cederti una parte delle azioni di cui parli. Con che percentuale di guadagno pensi di riscattarle? E soprattutto" Annotai alcuni dati sul contratto che avevo davanti ma poi mi fermai per guardarla di nuovo con lo sguardo fisso nei suoi occhi. "Come faccio a capire che posso fidarmi di te? Che tipo di assicurazioni puoi darmi? Quando si fanno queste transazioni è importante avere delle garanzie, lo sai. Io mi occupo di questo settore da un po' e ho tutto l'interesse e la voglia di affidarmi ad una donna capace e intrigante come te, intendiamoci! Ma in concreto..... mi servirebbe una garanzia."

 

 

 

 

Lo guardai perplessa, la mia espressione doveva apparire ridicola, sicuramente.

"Ho l'impressione di non aver capito: io voglio acquistare tutte le azioni che Trask metterà in opzione", dissi guardandolo fissamente. "Ti darò subito la quota opzionale e, quando la transazione tra te e Trask sarà conclusa, tu mi venderai le azioni al doppio del prezzo d'acquisto."
Lo guardai sperando che avesse capito, ma per sicurezza specificai: "In pratica, tu non sgancerai un solo centesimo e a fine transazione ti troverai con... diciamo: 2 milioni di dollari in più sul tuo conto personale."
Bevvi un po' di 'rosso' e lo fissai intensamente.
"E' un affare solido per te e importante per me."

 

 

 

Non male come proposta Le sue argomentazioni mi avevano quasi convinto del tutto anche se avevo ancora una cosa da chiederle che non c'entrava proprio niente con l'affare con sè. "Ok penso che si possa fare. Dato che il nostro rapporto collaborativo è solo agli inizi, non sarà necessario il doppio, mi accontenterò anche solo di un interesse del 30% nella speranza che ci siano altre proposte interessanti in futuro!" Accentuai il mio sorriso e mi sporsi con il braccio teso verso di lei per proporle un brindisi e suggellare informalmente il nostro accordo. "Il mio primo legale è momentaneamente fuori uso ma appena riesco a farmi preparare i documenti metteremo tutto nero su bianco. Intanto posso chiederti come mai tra tanti azionisti hai scelto proprio me?"

 

 

 

 

 

 

 

 

Brindai con lui, ma ero sconcertata dal fatto che volesse fare tutto così legalmente. In fondo ero io quella che restava scoperta nella transazione.

"Sai, Josef, apprezzo il tuo modo di condurre gli affari; ma saprai bene che questa transazione, nella fase opzionale, è solo tra noi, non può comparire; altrimenti Trask potrebbe non accettare la tua offerta."

Posai il bicchiere e cambiai posizione sporgendomi un po' più verso la scrivania.

"Se proprio vuoi preparare un contratto, stila quello per il passaggio delle azioni da te", feci una pausa tornando a poggiarmi allo schienale, "a me", conclusi, prendendo dalla borsa il libretto degli assegni.
"Credo che un milione di dollari per l'opzione, dovrebbero bastare. Ti assicuro che è coperto", dissi sorridendo sorniona. "E dato che me lo hai domandato: ho scelto te per due motivi. Primo, sei l'unico azionista Trask qui a Los Angeles che abbia una liquidità da non insospettire Trask e, secondo, l'unico azionista vampiro."
Gli porsi l'assegno e ripresi il bicchiere: "Le mie motivazioni sono soddisfacenti?"

 

 

 

 

 

 

Senti senti, la signorina sembra nervosa ma non dovrebbe, sto cercando di metterla a suo agio.... Allargai le braccia davanti a me per rassicurarla. "Ma infatti Amanda, io mi riferivo al nostro accordo ed è più per tutelare te che me. Preferisco mettere nero su bianco tutto quanto pattutito. Mi basta la tua firma su un pezzo di carta cointestata che certifichi che ti impegni a rispettare il nostro accordo verbale e io farò lo stesso, poi il tutto finirà nella mia cassaforte di sicurezza. E no, questo non lo posso proprio accettare." Dissi serio restituendole l'assegno. "Non so come sei abituata dalle tue parti, ma qui si fa tutto tramite conto. L'assegno lascia tracce che voglio evitare di lasciare e non prenderò un centesimo più di quanto ti ho detto. Qualunque cosa tu abbia in mente di fare queste sono le mie regole e non rispettarle significherebbe offendermi. Sono sicuro che tu non vuoi questo." Addolcii il mio sguardo deciso e sorseggiai di nuovo dal mio bicchiere assaporando lentamente. Il sangue era ancora più piacevole in buona compagnia e con un buon affare sotto mano. "Ma tornando a noi, c'è un motivo particolare per cui sei interessata proprio a Trask?"

 

 

 

 

 

 

 

 

Bevevo, pensavo e riflettevo sullo sguardo di Josef.

Se non vuole tracce, perché vuole un contratto?

"Josef", esordii con calma, mentre mi sporgevo a riprendere l'assegno.
"Non ho alcun problema a pagarti giro/conto, ma perché tutte queste manfrine? Ho l'aria di essere inaffidabile?"
Lo guardai sorseggiando ancora il mio 'rosso' e sedendomi comodamente.
"Se proprio vuoi mettere nero su bianco, per me va bene, sarò più tutelata di quanto immaginassi e, ammetto, che sono sorpresa dal tuo modo di condurre gli affari", sospirai. "Perché Trask?... Semplice, voglio investire nelle telecomunicazioni e la scalata alle Trask Communications è più semplice in questo momento, proprio per la crisi che sta attraversando", dissi con un sorriso ammiccante. "So condurre i miei affari, anche quando sembro ingenua. Anche quando permetto a un vampiro di lasciarmi scoperta. Non l'avrei fatto con un umano, di loro non ho fiducia!" Conclusi con tono più deciso e strappando l'assegno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Perchè??" Risi davanti alle sue perplessità e mi sembrava chiaro che mi avesse sottovalutato. "Guardati intorno e dimmi cosa vedi!" le additai lo studio e proseguii nella mia spiegazione. "Pensi che io abbia costruito tutto questo impero dal nulla? Mi è costato molto impegno e molta fatica! il segreto del successo è trovare il proprio metodo di lavoro e avere una buona dose di fortuna. Il segreto per mantenere tale successo invece è saper curare i propri interessi nel modo migliore. Ho imparato con l'esperienza che bisogna fare le cose per bene per dare e ottenere fiducia in modo producente." Appoggiai il bicchiere oramai quasi vuoto davanti a me e proseguii, tornando a guardarla. "Perciò assolutamente no Amanda, non è perchè non mi fido di te. E' la mia procedura perchè sono un tipo preciso e mi piace tenere conto di tutte le persone con cui faccio affari. Sono 400 anni che vivo e pensi che possa ricordarmi di tutte le persone che incrociano la mia strada?" Posai l'indice sui fogli e continuai. "Da questi semplici pezzi di carta posso dedurre secoli di storia che ho vissuto perchè è vero che oggi è presente ma domani sarà già passato! Annovero tutti quelli che conosco e non ti preoccupare, come ti ho detto i nostri accordi sono privati e restano tali perchè riposti al sicuro nella mia cassaforte. Ora sei più convinta?" Ragionai per qualche minuto massaggiandomi il mento prima di chiederle qualcosa di più personale. "Non ho dubbi sulle tue capacità imprenditoriali." E non solo su quelle mi veniva da pensare "E sono certo che Los Angeles ti darà grosse soddisfazioni! Posso sapere da dove vieni Amanda?"

 

 

 

 

Lo guardai affascinata dai suoi modi.

"Bene! vedo che ho fatto la scelta giusta", esordii, dondolando con due dita il bicchiere per mostrargli che era vuoto. "Credo, che se questo affare andrà bene come spero, ne faremo altri insieme. Ti spiace?" domandai porgendogli il bicchiere nella speranza che ci mettesse dentro qualcosa.

"In quanto alla tua domanda", ripresi con un gran sospiro e raddrizzandomi sulla poltrona, "Sono nata a Londra, ma vivo in America da moltissimo tempo. La mia residenza ufficiale è a Washington. Se è questo ciò che davvero ti interessava sapere..."
e sono single e disponibile.

 

 

"No Amanda, nessun appunto ma lo sai che a noi basta annusare a fondo per capire con chi siamo stati a contatto e Sarah è una a cui non sfugge niente!" Sapessi quante volte mi ha tanato con l'odore di Simone addosso! risposi al sorriso e mi alzai per salutarla. Le presi la mano e con gentilezza ne baciai il dorso come facevo sempre alle mie amiche vampire. "Sono molto contento di averti conosciuta e mi farò sentire molto presto, stai tranquilla! grazie per avermi offerto la tua amicizia e a presto, Amanda." E la accompagnai alla porta e poi all'ascensore.

 

 

"Sì, certo! L'odore... e probabilmente il mio è persistente. Lo ammetto."

Mi baciò la mano e mi accompagnò sino all'ascensore.

"Grazie, Josef!" esordii, "Sono certa che faremo buoni affari insieme."

Entrai in ascensore e, mentre le porte si chiudevano, aggiunsi: "Aspetterò con ansia la tua telefonata."

 

 

Annuii col sorriso e la salutai. "Ti contatterò tra qualche ora, dopo avere sistemato il bilancio di ieri. E se tu avrai bisogno di me potrai chiamarmi allo stesso numero privato con cui ti telefonerò. Buon giornata Amanda!" Dopo che le porte dell'ascensore si furono richiuse tornai nel mio ufficio e mi misi al telefono per dare le dovute disposizione della transazione con la Trask che Amanda mi aveva chiesto di concludere al più presto. Quando riabbassai la comunicazione i miei manager avevano il preciso ordine di richiarmi non appena ottenuto l'affare e io avrei fatto sapere tempestivamente alla mia socia che tutto era andato per il meglio.

 

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Per le strade di Los Angeles

Personaggio Evento Ambiente

Lasciai la sede delle KI, una volta in strada ripercorsi il tratto a piedi che mi separava dalla City National Fountain e qui chiamai la mia limousine.

 

Salita in macchina chiamai August per metterlo a parte del mio incontro con Josef Kostan e comunicargli i dati bancari per il bonifico pattuito.

Chiesi al mio giovane autista di fare un giro turistico senza meta per la città e dopo un'ora circa, il mio cellulare suonò.

 

Presi il cellulare trillante dalla mia borsa e lessi sul display il chiamante.
Proveniva dalle industrie Konstan.

Così presto? pensai.

Neanche nelle mie più floride previsioni mi sarei aspettata una conclusione così rapida.

Quasi come una scolaretta alla prima cotta, risposi: "Amanda Price!"

 

"Ciao Amanda!!" Esclamai cordiale. "Spero di non averti disturbata ma pensavo che ci tenessi a sapere le novità riguardo al nostro affare." Va bene,la suspance è inutile, tanto avrai capito perchè ti chiamo. "Ho onorato il nostro patto. I miei agenti hanno fatto benissimo il loro dovere come sempre e io ti chiamavo per dirti che se vuoi puoi passare in ufficio da me alle K. I. per i dettagli." Sorridevo aspettando di capire se era disponibile ad un nuovo incontro.

 

 

Sorrisi al suono della sua voce.

"No, Josef, non disturberesti neanche se in questo momento stessi facendo sesso... il che, non è!" ridacchiai.

Cavoli, Amanda! controllati. stai diventando una di Los Angeles!

Tornai seria e ripresi la conversazione: "I tuoi soldi dovrebbero essere già sul tuo conto... ho dato poco fa le disposizioni in merito. Se mi dai 20 minuti sono da te", conclusi nella speranza di un "sì".

 

 

Sghignazzai alla sua battuta e presi la palla al balzo per ribattere. "Sai una cosa?? E' un gran peccato che una bella donna come te non stia facendo sesso ora!! però sono contento di non averti interrotto..... sarebbe stato molto ma molto sconveniente." Mi stava dicendo che mi aveva già versato il danaro pattuito e che era disponibile a raggiungermi subito. Quanto mi piace fare affari così facilmente!!! "Certamente Amanda!! Sono qui nel mio ufficio fino al tramonto: lavoro e evito il sole di giorno ma poi la notte è solo MIA!!! Ti aspetto."

"Già!" ribattei alla sua battuta: "Oramai, vado avanti con i ricordi e l'autoerotismo!" sapevo che non avrebbe colto l'invito, era stato chiaro... ma se flirti con me, io flirto con te.
"Sto arrivando, aspettami, non fare niente senza di me... giorno o notte che sia. A tra poco!" dissi riagganciando e con un sorriso sornione e divertito.

"Arriveranno tempi migliori Amanda!! una donna come te non può restare sola a lungo." Dissi anche se era del tutto superfluo e la salutai. "Ci vediamo dopo."

"A dopo" dissi chiudendo la conversazione e dando nuove istruzioni all'autista.

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I GDR (Giochi di Ruolo) sono sostanzialmente storie ispirate a un'ambientazione storico/temporale (per lo più fantasy) in cui i giocatori interpretano un personaggio. Uno dei primi fu Dungeons&Dragons, dove in un mondo simile alla Terra di Mezzo di Tolkien, i giocatori, riuniti in torno a un tavolo, interpretavano elfi, maghi e guerrieri tirando i dadi della sorte e capitanati da un Master che inventava e dirigeva la trama. Successivamente vennero i LibroGame, dove a fare da Master c'era una trama prestabilita e il giocatore, singolo in questo caso (rari casi due) saltava da un paragrafo all'altro a seconda delle scelte che faceva o del risultato dei dadi. A questo seguirono i giochi di ruolo dal vivo: i partecipanti si mascheravano nel personaggio che interpretavano e svolgevano azioni dal vivo, come in un film. Con l'avvento di internet, il gioco di ruolo ha cambiato nuovamente veste, unendo il gioco tradizionale alla fanfic (narrazione amatoriale di fan per i fan). 

 

dal 29 gennaio 2010

Gioco di Ruolo

Italiano

2010

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