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MOONLIGHT First Italian GDR |
Dichiarazione |
I nomi dei personaggi e gli stessi appartengono a Joel Silver, alla sua casa di produzione e alla CBS. Amanda Price e August Fleint sono personaggi originali dell'autrice. I caratteri dei personaggi originari possono non apparire conformi agli originali in quanto la gestione è a discrezione dei giocatori. |
Per le strade di Los Angeles |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Risalii
sulla limousine a noleggio, stizzita: ero una donna d'affari e per me il
tempo non aveva prezzo, e la fermata all'Avalon era stata una gran perdita
di tempo. Non capivo perché August avesse insistito tanto affinché andassi in quel posto come prima tappa... Ora ero decisa a tornare in albergo e valutare quale degli affari suggeriti da August fosse prioritario. L'autista continuava a eseguire i miei ordini in silenzio, ma percepivo il suo disappunto nei confronti del mio atteggiamento: ero sempre stata così, ho sempre voluto tutto e subito, anche prima di diventare un vampiro. "La smetta di fissarmi" esordii, notando che mi guardava dallo specchietto retrovisore. "Spinga quell'acceleratore, così sa guidare anche mia nonna" e senza avere la patente, pensai sempre più irritata... forse avevo solo bisogno di bere qualcosa... |
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Hotel Chateau Marmont |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Rientrata
in hotel, andai diretta nella mia suite.
Presi la mia 24h
portadocumenti e tirai fuori i dossier che August mi aveva consegnato. |
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Josef
Kostan aveva una sfilza infinita di numeri. Per evitare qualsiasi confusione, digitai il numero che August aveva segnato come 'segreteria KI', ovvero la segreteria delle Kostan Industries. Sentii squillare libero e attesi. |
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Emmanuelle
afferrò la cornetta e rispose automaticamente: "Kostan Indutries, ufficio del signor Kostan, Buongiorno" |
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Non dovetti
attendere molto: una voce dolce e giovanile rispose al secondo squillo. "Salve! Sono Amanda Gordon Price, della Gordon Price Petroleum & Factories. Avrei bisogno di un colloquio privato con il signor Kostan. E' possibile in giornata?" domandai con tono professionale e senza sembrare troppo ansiosa. |
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La ragazza
prese nota del nome della Signora e poi rispose: "Il Signor Kostan è appena tornato, mi lasci controllare l'agenda" Disse spostando il blocco per gli appunti e aprendo l'agenda, era sicuro che ci fosse una donna con lui, oltre alla Signorina Whitley e la bambina che il Signor St.John e la Signorina Turner avevano portato, Emmanuelle aveva imparato a non farsi troppe domande e controllò gli impegni del suo capo sull'agenda. "Si, credo sia possibile" disse facendo scorrere lo sguardo sull'agenda. "In questo momento è con una dipendente, ma non credo dovrebbe averne per molto" rispose dando una rapida occhiata alla porta dell'ufficio. "Se è disponibile può essere qui fra un'oretta e la farò ricevere dal Capo" disse. Poi, come da routine le fece la solita domanda. "Signora Gordon, il Signor Kostan non ha problemi ad incontrare altri dirigenti, ma di solito desidera sapere il motivo dell'incontro" |
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Attesi
pazientemente che la segretaria controllasse gli impegni del suo capo. Fui immensamente felice di sapere che potevo essere ricevuta così presto, un po' meno all'idea di spifferare a una segretaria il motivo dell'incontro. Mantenni la calma, respinsi il mio orgoglio vampirico e... "Tra un'ora va benissimo", esordii, "Vorrei discutere con il signor Kostan delle azioni Trask." Conclusi. |
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"Perfetto,
allora la segno fra un'ora e avverto il signor Kostan" dissi
prendendo nota. "Vuole lasciarmi un numero di telefono o un recapito in caso il Capo dovesse contattarla prima?" Chiese pensando che magari Kostan si fosse sbrigato prima e avesse voluto vederla subito |
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"Certo,
le lascio il numero del mio cellulare: 555 2022 6662." dissi. Pensando subito dopo che, comunque, avrei dovuto muovermi all'istante, il mio hotel distava dagli uffici almeno 30 minuti. Devo richiamare la limousine! |
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"Perfetto, a dopo allora! Buona Giornata" disse aspettando che la Signora chiudesse la telefonata. |
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"Sì, bene, grazie! A più tardi", conclusi, abbassando la cornetta. |
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Chiusa la
conversazione con la segretaria di Josef Kostan, digitai lo zero e
informai la reception che avrei usato nuovamente la limousine. Nel frattempo, presi dal frigobar una bottiglietta di AB+ e la sorseggiai scegliendo l'abito da indossare per l'incontro d'affari con Kostan. Una doccia fredda ed ero pronta. |
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Per le strade di Los Angeles |
Personaggio | Evento | Ambiente |
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Il mio
autista era diverso. Al posto del fascinoso cinquantenne, ora c'era un giovane occhialuto sui trent'anni. "Andiamo a Downtown", ordinai al ragazzo. Non volevo trovarmi lontano dagli uffici qualora, Kostan, mi avesse chiamata per anticipare l'appuntamento, né arrivare in ritardo se avessi trovato traffico. "Si fermi al City National Plaza. Grazie!" dissi pensando che avrei potuto sedermi ai tavolini accanto alla immensa e originale fontana della National Bank. |
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Come
sospettavo, dopo pochi secondi dal mio arrivo, uno zelante
cameriere venne al mio tavolino per chiedermi cosa gradissi. "Un rum lime ghiacciato, ma senza ghiaccio", risposi. Lui mi fece un sorriso a 32 denti, che sembravano 64, e zigzagò tra i tavoli allegramente fermandosi qua e là per elargire sorrisi a donne... donne? A signore più o meno affascinanti, ma tutte giulive. Ma che hanno qui a Los Angeles da ridere sempre così tanto? Da quando ero arrivata non facevo altro che incontrare gente che sorrideva, rideva, ridacchiava e sogghignava! Il sole le aveva dato alla testa? Anche se possedevo una splendida villa a Miami, passavo la maggior parte del tempo a Washington; tutt'al più a Seattle, Chicago o New York, posti in cui la gente non ride come un'ebete tutto il tempo. Badate: non ho nulla contro l'allegria! Solo che per ricambiare tutti quei sorrisi, mi stava venendo una paresi facciale. Anche quando ero all'Avalon tutti quei sorrisi di circostanza... ecco, mi sembravano falsi. Il cameriere, abbronzato e palestrato, nonché odontomunito, mi portò il mio rum lime con una fettina di limone, un orribile cucchiaio a paletta di plastica arancio fluorescente, un ombrellino di carta multicolore e due ciotoline con arachidi salate e patatine fritte. Potrei vomitare!
in tutti i
sensi, se solo ingerissi una sola patatina! |
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Continuavo
a guardare la gente che passeggiava, gli autobus che andavano e venivano,
le persone che entravano e uscivano dalla City National Bank. Perché tutto mi annoiava così tanto? Mi sentivo sempre più sola. Lo sguardo mi cadde sul mio BlackBerry e decisi di chiamare August. Il suo cellulare squillò solo una volta e rispose immediatamente con aria preoccupata. "No, no", esordii, "non c'è nulla che non vada. Sta' calmo, August! Volevo solo sentirti." La sua voce tornò normale. "L'Avalon è stato un fiasco, ma ho ottenuto un colloquio con Josef Kostan, dovrei vederlo tra poco più di mezz'ora", e fu preso nuovamente dall'ansia. "Sì... sì, sta' tranquillo, so esattamente come portare avanti gli affari. Devo ricordarti che ho fatto la mia fortuna prima che arrivassi tu nella mia vita?" Lui sogghignò divertito e io, per la prima volta da quando ero a Los Angeles, sorrisi di cuore. |
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Avevo
finito il mio rum lime, guardai l'ora sul display del mio BlackBerry e mi
accorsi che era ora di andare da Josef Kostan. Mi alzai e mi incamminai: le KI erano a due isolati. Fiancheggiai i marciapiedi in ombra. |
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MOONLIGHT First Italian GDR |