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MOONLIGHT First Italian GDR
Dichiarazione

I nomi dei personaggi e gli stessi appartengono a Joel Silver, alla sua casa di produzione e alla CBS. Amanda Price e August Fleint sono personaggi originali dell'autrice. I caratteri dei personaggi originari possono non apparire conformi agli originali in quanto la gestione è a discrezione dei giocatori. 

Blade Shop

Personaggio Evento Ambiente

 

Entrò per primo nel negozio facendo tintinnare la campanella attaccata alla porta,tenendola poi aperta per far entrare Beth. L'aspettò e poi si avvicinò al bancone dove non c'era ancora nessuno ad accoglierli.
"Ehi...c'è nessuno?"chiese battendo la mano sul tavolo un paio di volte per richiamare l'attenzione.
A che serve la campanella se poi non corrono? Calma Ben....forse era meglio prendere una camomilla questa mattina pensò sospirando

 

 

 

Mentre Ben cercava di richiamare l'attenzione di qualcuno, io ne aprofittai per darmi un occhiata intorno, molte di quelle armi sembravano davvero affilate e il negozio era perfetto per un vampiro vecchio stile.
Certo...non per quelli che conosco io, che girano con l'iphone e hanno le case supertecnologiche....non ci sono più i miti di una volta...
Pensai ridacchiando nella mia testa, il mondo reale, il mondo vero e il mondo di Beth stavano diventando entità separate...e la cosa ogni tanto mi inquietava.
E prendendo un bel respiro toccai lo schermo ed inviai.
Speriamo Bene!!! pensai nervosa.

 

 

 

 

 

 

Brian era nel retrobottega a lucidare alcuni dei nuovi coltelli che erano appena arrivati quando avvertì la presenza di qualche nuovo cliente che cercava di farsi rumorosamente notare, prima con la campanella e poi con modi meno gentili. Aveva già un gran mal di testa e i nervi a fior di pelle. Detestava la gente impaziente e soprattutto altamente irritante. Per maneggiare le armi bisognava avere pazienza e molto autocontrollo e lui che le vendeva da anni, aveva imparato questa come prima regola.
"Arrivo, arrivo..." Gridò con tono urtato. Si alzò sbuffando dalla sedia e ripose le lame sul tavolo con molta accortezza come faceva sempre, specchiandosi sulla superficie lucida dell'acciaio. Poi aprì la porta per tornare in negozio e la prima cosa che videro i suoi occhi chiari fu un tizio appoggiato al bancone che sembrava avere una certa fretta.
Capirai... qui vengono soprattutto quelli che hanno fretta! Pensò stringendosi nelle spalle e poi notò anche una ragazza, niente male, che sembrava invece curiosare con lo sguardo per il negozio.
"Buongiorno!" Disse sfoderando un sorriso schifosamente finto.
"Posso fare qualcosa per lei e la sua signora?" Domandò poi guardando la bionda.

 

Vide il ragazzo uscire dal retrobottega e guardare Beth con un'aria che non gli piaceva affatto,e istintivamente si spostò per levarla dalla visuale dell'uomo.
"Benjamin Talbot dell'Ufficio del procuratore...possiamo farle qualche domanda?"chiese mostrando il suo tesserino di riconoscimento."Avremmo bisogno di alcune informazioni su un tipo particolare di lama da taglio....una daga per essere precisi."

 

Mi voltai e vidi il proprietario del negozio.
Oddio...cos'è che stavo pensando sull'essere inquietanti?
Sospirai e mi avvicinai a Ben mostrando il mio tesserino.
"Beth Turner"
Dissi semplicemente.
Non avrei smesso di fare il mio lavoro solo perchè il mondo aveva deciso che voleva inquietarmi, spaventarmi, rapirmi e uccidermi.
Era una questione di principio.

 

 

 

 

 

 

 

Brian fissò l'uomo che gli si era parato di fronte e si accigliò sentendo la sua qualifica.
"Ah, capisco. Piacere procuratore, piacere Miss Turner... Se posso esservi utile, ditemi pure." Disse cercando di sembrare collaborativo mentre si appoggiava al bancone con gli avambracci sporgendosi verso i due visitatori.
"Una daga, ha detto?" Si fermò un attimo a riflettere passandosi la mano sotto al mento.
"Mmmh ... Ho diversi collezionisti che vengono da me a chiedere manufatti antichi e una daga come di certo saprete, è un'arma molto antica. Le daghe sono le spade dei romani e vi assicuro che trovarne di autentiche in circolazione è assai raro! Di solito io mi rifornisco di riproduzioni fedeli alle originali e di quelle ne vendo in quantità enorme... Se volete più informazioni dovrete darmi qualche particolare in più di quest'arma che cercate, il tipo di impugnatura per esempio, altrimenti non credo di potervi aiutare più di tanto." Rivolse loro un altro sorriso forzato cercando di mantenere un'espressione innocente sul viso mentre tornava a fissarli, indugiando in particolare sulla ragazza.

 

Ben si massaggiò le tempie nervoso prima di riprendere la sua compostezza.
E come te lo spiego che ne sappiamo meno di te su questa faccenda pensò appoggiandosi con una mano al bancone.
"Sarebbe possibile avere una lista degli acquirenti di quel tipo di arma dell'ultimo mese?" chiese serio ma calmo "Putroppo non possiamo dirle di più,è una indagine ancora in corso" disse rodendosi il fegato per non avere a disposizione tutti i dettagli che gli servivano

 

 

 

Pensai in fretta per trovare qualche dettaglio che potesse restringere la ricerca, ma poi...noi volevamo davvero restringerla?
Guardai l'uomo che mi stava guardando e sorrisi cordiale, mettendo su il tono professionale.
"Che lei sappia...queste spade vengono vendute sempre e solo singolarmente o ci sono anche sei set con più lame?"
Chiesi ricordando che le lame erano diverse e affilate, molto affilate e che per quanto ne sapevo io potevano essere anche del medioevo, originalissime visto che il killer era un vampiro.
"E cosa si usa di solito per lucidarle e affilarle?"
Chiesi.

 

 

 

 

 

Brian alzò un sopracciglio stupito vedendo il procuratore un po' in crisi.
"Anche io soffro di mal di testa. Vuole un'aspirina?" Disse cercandosi nella tasca il blister delle pillole.
"Dell'intero mese ha detto? Certo se vuole, posso fornirgliela ma le ci vorrà un bel po' di tempo libero per spulciarsi i miei registri. " Poi però ascoltò le parole della ragazza che sembrava avere le idee più chiare. La guardò con ammirazione per quelle precisazioni intelligenti e si affrettò a risponderle con altrettanta precisione.
"Posso dirvi ciò che vale per tutte le daghe che io tratto, hanno una lama dalla punta larga e lunga circa 35 cm. Per rispondere alla sua curiosità, signorina Turner, di solito si ordinano singolarmente. Si possono pulire con olio o grasso, per evitare che la lama si ossidi e si affilano benissimo con l'acciaino. Sa, ritengo che il metodo tradizionale sia il migliore per lame di questo tipo. Ma scusate la domanda, state cercando un omicida che usa questo tipo di arma?" Chiese passando lo sguardo serissimo da uno all'altra.

 

 

"Non è un problema,è il nostro lavoro." disse riferendosi alla lunghezza della lista."Lei ha un negozio decisamente ben fornito e rinomato,quindi immagino che anche gli esercizi più piccoli vengano spesso a chiedere qualche articolo da lei,vorremmo anche questa di lista,se non è di troppo disturbo,ovvio"aggiunse guardando il ragazzo.
"Fra questi...collezionisti e acquirenti che si servono qui c'è qualcuno che le è sembrato particolarmente sospetto nell'ultimo periodo e che sopratutto abbia comprato un'arma simile o uguale a quella che cerchiamo?"

 

 

Ben aveva ignorato la domanda sull'omicida, ma il silenzio significava assenzo in alcuni casi e l'ultima cosa che volevo era che girassero particolari.
Ben perdonami...
"Omicida?" dissi ridacchiando
"Tutti pensano sempre agli omicidi, ci sono anche i ricettatori, i contrabandieri, i ladri...a proposito, lei gestisce anche una compra-vendita di armi usate?"
Chiesi interessata e poggiai le mani sul bancone, sorridendogli, se mi voleva guardare, almeno potevo sfruttare la cosa a mio vantaggio.

 

 

 

 

 

 

 

Il viceprocuratore aveva ignorato la domanda di Brian ma in realtà la risposta era retorica.
"Ah si certo, le darò tutto." Rispose remissivo e si concentrò invece sulla procace bionda che si offriva al suo sguardo incuriosito. Era molto più attratto da lei e comunque era sicuro che la conversazione con lei fosse molto più avvincente. Le sorrise in modo convinto e cercò di spiegarsi.
"Sinceramente... Io vendo e compro tutto ciò che riguarda armi, nuovo e usato. E qui da me si presentano tutti gli esemplari di persone che mi avete citato, ci sono sbandati, psicotici, maniaci compulsivi, gente che ha paura anche della propria ombra e per cui indossare un'arma rappresenta quasi una necessità fisiologica." Si fermò per avvicinarsi leggermente alla detective e lentamente continuò abbassando il tono.
"Dopo tutti questi tipi, ma mooolto dopo, ci sono quelli considerati Normali! E se fossi un esperto di armi, cosa che sono, e fossi anche un assassino... cosa che non sono, sceglierei un'arma come quella. E' corta e leggera, molto pratica nei combattimenti, è per questo che era molto famosa anche nel medioevo e ha avuto un suo momento di gloria tra il 1400 e il 1600. Era l'arma preferita per la difesa personale seconda solo al pugnale! Vi auguro di trovare la mano che l'ha maneggiata."

 

 

Ben ascoltò con pazienza le parole del ragazzo imagazzinando tutto quello che poteva fare al caso loro.Alzò gli occhi al cielo quando Beth si appoggiò al bancone offrendo la sua visuale a quello che riteneva essere a prescindere un tipo piuttosto snervante.
E io che cerco di tenerti lontano da gente del genere...pensò avvicinandosi con naturalezza con fare protettivo a Beth.
"Le siamo molto grati per l'aiuto che ci sta fornendo" disse con sincerità ed era vero grazie ad Eric e a quel ragazzo almeno avevano un punto di partenza o comunque una qualsiasi traccia sulla quale lavorare e non rimanere con le mani in mano.

Ero rimasta colpita dal discorso che aveva fatto quell'uomo, lo guardai insistentemente e dissi:
"Sbandati, psicotici, maniaci compulsivi...Mi sta dicendo che chiunque paghi può comprare una di queste armi?" Dissi indicandomi attorno poi aggiunsi "Senza restrizioni di sorta? Signor...?"
Lo guardai lasciando intendere che non ci aveva detto il suo nome

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Brian Murphy, per servirla Miss Turner!" Rispose prontamente lui, porgendole la mano con un sorriso molto compiaciuto, ma la ritirò via quasi subito con rammarico, colpito dallo sguardo fulminante di Mr Talbot. Pensò allora di riprendere il discorso che tanto le interessava tornando a concentrare le sue attenzioni su di lei, ma a debita distanza.
"Quello che pensa è quasi del tutto esatto. Precisamente, chiunque paghi e abbia un porto d'armi!" Rispose lui ovviamente piegando la testa.
"Siete voi autorità a fare le leggi, io le applico soltanto. Se un tizio poco raccomandabile entra da quella porta e mi chiede un'arma con cui potrebbe fare una strage in una scuola, ma ha con sè quel tesserino, io non posso rifiutarmi di vendergliela. Possono anche sembrare psicopatici ma non esserlo. Eh si...." Si strinse nelle spalle con un sospiro e poi continuò con aria innocente.
"E' un lavoro sporco ma qualcuno deve pur farlo! Mi creda, a volte è una sofferenza anche per me!" Si accorse troppo tardi di avere sparato fuori una frase decisamente ambigua e cercò di rettificare.
"Voglio dire, conosco bene le armi e le amo fin da quando ero molto piccolo, ma sono ben cosciente di quanto possano essere pericolose e le maneggio con cura. Sono sicuro però che almeno la metà dei miei clienti non abbia questa stessa consapevolezza. Tuttavia non posso farci nulla. E' il mio lavoro e cerco di farlo al meglio." Lanciò uno sguardo serio al viceprocuratore che sembrava sulle spine e indicò loro la porta del retrobottega.
"Se mi aspettate un istante vado a prendervi il registro degli ultimi mesi, con permesso..." Dopo un'ultimo sorriso alla detective bionda, si avviò nell'altra ala del locale per prendere i libri della contabilità e metterli a disposizione della polizia.

 

 

Ben guardò il ragazzo andare nel retro e subito si girò verso Beth mettendo le mani sul fianco.
"Sei incredibile lo sai?Sei l'unica donna che riesce ad attrare i tipi strani come una calamita.Non so se un certo investigatore sarebbe contento di quello che hai appena fatto sai?" chiese con una certa vena ironica nella voce.
Lo so che non dovrei riprenderti,stai facendo un ottimo lavoro...ma ho paura che ti capiti lo stesso qualche cosa..non posso farci nulla. pensò guardandola con un misto di orgoglio e affetto anche se non avrebbe dovuto.

Sbuffai:
"Beh intanto abbiamo ottenuto quello che volevamo e abbiamo la certezza che il Signor Murphy con me sarà molto collaborativo"
Dissi alzando le spalle:
"Dovresti essere contento di questo"
Disse guardandolo un pò male

 

 

Brian prese i registri nel retro e li portò ai due visitatori poggiandoli sul bancone. In tutto erano tre, ma alti almeno 5 centimetri l'uno. Ne aprì uno per mostrare loro come erano strutturati.
"Ecco qua, vedete? Su questi c'è scritto il nome e il numero di licenza dell'acquirente, la matrice dell'arma comprata e l'importo di vendita. Però sarebbe meglio che mi lasciaste un numero di telefono, così se noto qualcosa di strano, posso contattarvi." E nel fare quella proposta aveva guardato dritto negli occhi l'investigatrice. Anche se era una richiesta intelligente in quel contesto il suo scopo era anche quello di poter trovare il modo di poterla ricontattare in qualche modo.

 

 

"Grazie Mille Sig.Murphy" disse sporgendosi sopra i registri per osservarli per poi alzare innaturalmente un sopracciglio alla richiesta rivolta sopratutto verso Beth.
Io lo sapevo...me lo immaginavo pensò prendendo il suo bigliettino dalla tasca interna della giacca. "Questo è il numero del mio ufficio e questo invece è quello del mio cellulare,le saremmo grati se ci avvertisse nel momento in cui notasse qualche cosa di sospetto" disse guardando l'uomo e poi guardando Beth come per dirle guai a te se osi dargli il numero,che si facesse bastare il mio.
"Le faremo riavere i suoi registri molto presto..."

 

 

Sorrisi e indicai il biglietto da visita di Ben:
"Il numero è lo stesso, basta che chiede di me o di lui"
Poi alzai una mano e sorrisi:
"Ovviamente, se dovessero volerle fare dei controlli ai registri fintanto che li abbiamo noi, ci chiami e sistemeremo tutto noi"
Dissi guardando il propietario:
"Beh grazie ancora e arrivederci"
Dissi gentile avviandomi all'uscita aspettando che Ben coi registri facesse lo stesso.

 

 

Prese lentamente il bigliettino dalle mani del viceprocuratore e se lo rigirò per qualche secondo tra le sue. Era un po' deluso che lei non gli avesse lasciato il suo numero diretto, ma era comunque qualcosa. E poi dovevano anche riportargli i registri e c'era una possibilità di rincontrarla.
"D'accordo! Allora vi chiamerò nel caso dovessi notare qualcosa. Grazie a voi e piacere di avervi conosciuto!" Le sorrise un'ultima volta prima che sparisse dietro la porta del negozio insieme a quel Talbot.
"E tornate quando volete, per qualunque cosa!Buona giornata!"

Ben prese i registri e ringraziò ancora una volta il ragazzo dietro il bancone con uno sguardo e poi usci dal negozio insieme a Beth dirigendosi poi alla sua macchina.

 

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In Auto

Personaggio Evento Ambiente

"Allora..." dissi sorridendo soddisfatta:
"Lasciamo i registri ai ragazzi, così se li spulciano per bene e andiamo a pranzo, ce lo siamo meritati"
aggiunsi guardando l'ora

"Ovvio che si...non ho intenzione di diventare matto lì sopra" disse ridacchiando mentre saliva in macchina "Vengono pagati per fare il loro lavoro.." aggiunse mettendo in moto.
"Hai impegni per pranzo?"chiese immettendosi nel traffico.

Annuii "Si, mi vedo con Mick" dissi felice che fra poco finalmente ci saremo chiusi in casa e avremmo lasciato gli orrori fuori.
"Tu non pranzerai da solo mi auguro! Perchè non chiami la tua conquista?"
Chiesi sorridendogli

"Stavo pensando di andare a casa effettivamente" disse guardando la ragazza.."Ma anche la tua non è una idea malvagia" aggiunsi

"Io ho sempre e solo ottime idee"
Dissi ridacchiando e tirando fuori il telefono per mandare un messaggio a Mick.
"Mi raccomando, sii gentiluomo"

"Tu a volte hai anche troppe idee..." disse ridacchiando e parcheggiando nel suo posto davanti all'ufficio del procuratore.

"Sarà ma l'importante è averle!"
Risi ancora.
 

Parcheggio dell'Ufficio del Procuratore

Personaggio Evento Ambiente

"Allora siamo intesi? Mandale un sms e chiedile se ha voglia di pranzare con te, o magari chiamala!"
Dissi eccitata più di lui e vidi Mick appoggiato alla sua mercedes che mi aspettava.
Una visione che allargò ancora di più il mio sorriso.

Scese dalla macchina alzando per l'ennesima volta gli occhi al cielo.."Beth..per carità non ricominciare.." disse ridendo mentre seguiva lo sguardo della ragazza..
"St.John buongiorno..di nuovo" disse avvicinandosi all'uomo che era proprio sulla via per il suo ufficio e salutandolo

 

Alzai gli occhi dall'Iphone sentendo una macchina entrare nel parcheggio e riconobbi subito la voce vivace di Beth. Rinfilai allora il cellulare in tasca e mi scansai dall'auto sorridendo, poi mi avvicinai restando però nell'ombra, mentre Ben mi salutava.
"Buongiorno a te viceprocuratore. Bella giornata di sole eh?" Gli dissi indicando il cielo splendente. Cominciava a fare davvero caldo per me.
"Ehi Beth... Spero che abbiate trovato qualche traccia utile!" Esclamai poi salutandola con un sorriso più aperto.

Ridacchiai avvicinandomi a Mick:
"Si e no, però abbiamo qualche pista"
Dissi sorridendogli complice.
"Ben allora ci vediamo fra qualche ora"
Aggiunsi poi voltandomi verso il procuratore
"E mi raccomando, fai quello che ti ho detto!"

"Si mamma stai tranquilla" disse alzando le sopracciglia e iniziando ad incamminarsi verso l'entrata del palazzo.
"St.John...è inutile che ti saluto...tanto fra un paio di ore ti rivedo di nuovo" disse ridacchiando ma agitando la mano per salutare.
 

Ufficio di Ben

Personaggio Evento Ambiente

Rientrò nel suo ufficio appoggiando i registri del Blade Shop sulla scrivania e poi ripensò alle parole di Beth...
Ma si..al massimo ti dice di no,Ben... pensò prendendo il cellulare e cercando il numero di Rose.

Cercò il numero di Rose in rubrica e schiacciò la cornetta verde aspettando e sperando che la ragazza rispondesse...

Se fossi stata ancora viva, il mio cuore avrebbe sicuramente incominciato a battere all'impazzata.
Toccai il display e risposi con voce dolce e sensuale al contempo.
"Viceprocuratore!Che piacevole sorpresa!" esclamai senza nascondere un bel sorriso, come se lui avesse potuto vedermi.

Sorrise sentendo la voce della giovane donna d'altra parte della cornetta.
"Buongiorno Signorina Mayflower" disse sorridendo compiaciuto per la calorosa risposta "mi stavo chiedendo se avesse voglia e il tempo di tenere compagnia a pranzo ad un viceprocuratore che ha un paio di ore libere.."

 

Sorrisi di nuovo, mi sentivo come un'adolescente al suo primo appuntamento.
"Ma certo Viceprocuratore!Per lei avrei comunque cancellato ogni impegno...!Sarà un piacere tenerle compagnia!" gli risposi con voce di velluto.
Un invito a pranzo!Non me lo aspettavo!!!Ma che carino... pensai compiaciuta.

"Bene..anzi benissimo.Sono veramente contento che tu abbia accettato."disse sinceramente "Dove ti passo a prendere?"chiese poi prendendo già le chiavi della macchina in mano.

Bello, gentile e deciso!Il mio uomo ideale! pensai sorridente.
"Sono all'Avalon, se per te va bene puoi passare direttamente qui!" gli risposi decisamente felice.

Annuì anche se lei non poteva vederlo."Il tempo di mettermi in macchina e di raggiungerti.." disse sorridendo apertamente "Preferenze per il locale?"chiese uscendo dall'edificio e incamminandosi verso il parcheggio

"No a dire il vero non ho preferenze!Ricordi? sei la mia personalissima guida turistica!Quindi lascio a te la scelta!" gli risposi continuando a sorridere entusiasta del fatto che tra poco lo avrei rivisto.

"ah è vero..perdona la distrazione..allora mi inventerò qualche cosa" disse ridendo "A dopo Rose..." disse dolcemente prima di chiudere la chiamata.

"Allora ti aspetto!A tra poco Ben!" lo salutai dolcemente, e con un bel sorrisone stampato in faccia tornai al tavolo.

Chiuse la telefonata ripondendo il telefono nella tasca della giacca e aprendo la macchina con il telecomando.Entrò e mise in moto non prima di aver gettato uno sguardo allo specchietto retrovisore..
Dopotutto sto per uscire a pranzo con una modella...già sfigurerò di mio,meglio controllare di non peggiorare la situazione. pensò prima di partire nel traffico di LA diretto all'Avalon.

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aaaaa
 

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I GDR (Giochi di Ruolo) sono sostanzialmente storie ispirate a un'ambientazione storico/temporale (per lo più fantasy) in cui i giocatori interpretano un personaggio. Uno dei primi fu Dungeons&Dragons, dove in un mondo simile alla Terra di Mezzo di Tolkien, i giocatori, riuniti in torno a un tavolo, interpretavano elfi, maghi e guerrieri tirando i dadi della sorte e capitanati da un Master che inventava e dirigeva la trama. Successivamente vennero i LibroGame, dove a fare da Master c'era una trama prestabilita e il giocatore, singolo in questo caso (rari casi due) saltava da un paragrafo all'altro a seconda delle scelte che faceva o del risultato dei dadi. A questo seguirono i giochi di ruolo dal vivo: i partecipanti si mascheravano nel personaggio che interpretavano e svolgevano azioni dal vivo, come in un film. Con l'avvento di internet, il gioco di ruolo ha cambiato nuovamente veste, unendo il gioco tradizionale alla fanfic (narrazione amatoriale di fan per i fan). 

 

dal 13 febbraio 2010

Gioco di Ruolo

Italiano

2010

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