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HARRY POTTER GDR
Dichiarazione

I nomi dei personaggi e gli stessi appartengono a J. K. Rowling, e alla Warner Bross. Artemide Ulsher è un personaggio originale dell'autrice. I caratteri dei personaggi originari possono non apparire conformi agli originali in quanto la gestione è a discrezione dei giocatori. 

Vicepresidenza

Personaggio Evento Ambiente

 

 

Durante il tragitto dalle serre al mio ufficio, io e il professor Scuotivento non ci rivolgemmo la parola.
Io evitavo di guardarlo, temevo che la mia collera potesse disintegrarlo.
Comunque, quel camminare svelto e a testa bassa mi aiutò a calmarmi, così, una volta entrati nel mio ufficio: "Segga, professore, la prego!" lo esortai.
Mi versai un bicchiere d'acqua e mi sedetti nella mia poltrona oltre la scrivania.
"Vuole bere anche lei?"

 

 

Dello schotch di Klantch! dissi mentre prendevo posto di fronte a lei

 

 

 

Schotch di Klantch!?! ma dove credeva di essere alla Testa di Porco?

"Mi spiace, professore, solo acqua o burrobirra!" dissi cercando di calmarmi.

"Comunque" , ripresi senza aspettare la sua risposta, "Mi spiega cosa voleva fare? Era evidente quella non era una coltivazione di erba fondente... Si rende conto di essere in una scuola e di dover dare esempio ai ragazzi?" domandai frenando l'ira che dentro mi ribolliva.

 

 

 

 

 

 

 

Quella cominciava proprio a seccarmi..
Prego? Voi dico VOI tenete libero per i giardinetti uno schiòpodo sparacoda e sono io quello che non sa dove si trova? guardai intensamente quegli occhi... erano ipnotici: meglio di no! distolsi lo sguardo e proseguii.
Ciò che cercavo di fare è piuttosto evidente. il mio curriculum parla chiaro in fatto di diligenza e rispetto delle regole, non vi sarete mica fatti l'idea di me come di un professore abbottonato a rivestire 'sto ruolo di ranger sfigato! Un ruolo di cui nessuno vuole occuparsi tranne il sottoscritto e chissà per quale arcano motivo visto la libertà di movimento di cui godo... E' così Artemide. Avete raschiato il fondo del barile e adesso non potete lamentarvi se quello che ci trovate non sono acque limpide!" rimasi a fissarla in attesa. Se si aspettava che le dessi del lei stava fresca, sapevo chi fosse e cosa fosse stata in passato.. fissarla voleva significare qualcosa in quel momento e avrei giurato che non le sarebbe sfuggito... aveva scagliato la prima pietra e io avevo già la mano armata

 

 

 

 

 

 

 

Giuro che se avessi potuto usare una delle Maledizioni Imperdonabili, un Avada Kedrava non glielo avrebbe tolto nessuno... ma, purtroppo, non solo non ero un mago oscuro, ma ero anche la vicepreside, per cui dovevo mediare... odiavo il ruolo da mediatrice, specie con quello zotico ubriacone.

"No, professore, stia tranquillo, nessuno si è fatto l'idea che lei sia un professore abbottonato , sarebbe alquanto difficile" , dissi cercando di mantenere un tono basso, anche se difficilmente nascondevo la mia collera.
"A parte ciò, speravamo, comunque, che lei si sarebbe comportato di conseguenza vivendo a contatto con ragazzi giovani e influenzabili... e se devo dirla tutta... beH! tutto mi aspettavo fuorché lei piantasse della fumerba nelle nostre serre.... in quanto allo schiopodo, mi pare strano che ve ne sia uno in circolazione... non sarà opera del suo baule? Dopotutto è lei l'insegnante di Creature Magiche" , conclusi tenendo alta la testa e fissandolo intensamente e con tutto l'odio che avevo in corpo.

 

 

 

 

 

 

"Ricapitoliamo dunque: sapeva cosa aspettarsi ma confidava nella presenza dei ragazzi come deterrente? certo si capiva cosa avesse quella belloccia nella testa: pigne!" Artemide, calmati o quel bel visino risentirà dei tuoi esuberi emotivi: dovresti fare qualcosa per migliorare il tuo umore: hai provato con un po' di fumerba?
la mia ultima dotazione è stata annacquata irrimediabilmente dopo che uno schiòpodo l'ha incendiata. e' un vero peccato non poterti aiutare sembri proprio averne bisogno
presi un respiro profondo e controllai che il colpo fosse andato a segno prima di proseguire.
Il fatto è che la vostra gerarchia no ha potere su di me, l'idea di perdere questo lavoro non solo no mi preoccupa ma comincia ad essere motivo di sollievo, per cui, se hai concluso con le tue reprimende da bue che dice cornuto all'asino, mi accingo a togliere il disturbo, ho una lezione di cura delle creature magiche da portare avanti!

 

 

 

 

 

 

Okay! Capii che era impossibile avere una discussione sensata con quell'essere.
Come si dice?
A lavar la testa all'asino si perde acqua e sapone

Stavamo aspettando il Ministro e l'Auror che si sarebbero occupati dell'Ottarino che quel buono a nulla aveva nella sua testa vuota.
In poche parole: avevamo bisogno di tenerlo lì per amore della scuola.

"Va bene!" dissi disarmata rilasciandomi in poltrona.
"Vada pure alla sua lezione... ma, professore, se troverò ancora la sua fumerba in una delle mie serre o in un altro qualsiasi luogo della scuola, interno o esterno... le prometto che la perdita del posto di lavoro, sarà l'ultima delle sue preoccupazioni. Può andare!" terminai in tono che non ammetteva repliche.

 

 

 

 

...Beh? tutto li!?! mi aspettavo tuoni, fulmini e saette e invece.. Puff! Va beh che l'attacco è le miglior difesa quando sei con le spalle al muro ma che Artemide si arrendesse così mi puzzava parecchio.
C'era sicuramente qualcosa che mi sfuggiva, la bellona aveva in mente qualcosa ma se avevo intuito la natura dell'essere in questione si sarebbe fatta scorticare viva e cospargere di sale piuttosto che sputare l'osso.
Mi alzai dalla sedia, feci la mossa dell'inchino (un po' troppo forzato per risultare autentico) mentre mi sollevavo il cappello di testa in cenno di saluto e varcai la soglia guadagnando l'agognata uscita.

 

 

Lo vidi salutarmi in un modo così artefatto da risultare inequivocabilmente falso

Fu poco dopo che mi accorsi che il mio ufficio puzzava, e non di fumerba...

Impugnai la mia bacchetta e feci un incantesimo di profumazione, poi andai alla mia vetrinetta aromatica e ne presi un'essenza che si espanse per tutta la stanza.

 

Sulle rive del lago 

Personaggio Evento Ambiente

 

 

 

Era un bel pomeriggio.
Sembrava primavera, benché l'aria fosse ancora fredda.
Avevo bisogno di riflettere un po' su tante cose: la mia vita a Hogwarts, le mie responsabilità, il mio incontro con Megan, la maga oscura; il mio passato!
Mentre ero assorta nei miei pensieri passeggiando nel parco della scuola, giunsi sulle rive del lago e lì mi accorsi che la signorina, Wolf, la mia studentessa preferita, nonché appartenente alla mia Casa, era lì triste e pensosa.

"Buona sera, signorina. Qualcosa la turba?"

 

 

 

 

Ad un tratto sentii dei passi dietro di me, e alzai lo sguardo di scatto.
Ma era soltanto la vicepreside.

"Buona sera, signorina. Qualcosa la turba?"

"Io sto molto bene, signorina Wolf, grazie: Piuttosto è lei quella che sembra aver bisogno di aiuto" , dissi con voce melliflua avvicinandomi a lei.
"Vuole parlarmene?" domandai alzandole il visino triste.

 

 

 

 

 

 

 

 

"Io sto molto bene, signorina Wolf, grazie: Piuttosto è lei quella che sembra aver bisogno di aiuto"

disse, e la sentii avvicinarsi a me.
No ti prego.. pensai. Non voglio far preoccupare gli altri per niente..
Ad un tratto sentii la mano della vicepreside alzarmi il viso, e arrossii molto violentemente.

"Vuole parlarmene?"

mi domandò.
"Le..le devo confessare una cosa..." incominciai sussurrando. Se glielo avessi detto..ora qualcuno lo avrebbe saputo, sempre se la preside già lo sapeva.
"Circa due settimane fa è morta mia madre..e.." gli occhi mi si riempirono di lacrime. "la notte faccio degli incubi spaventosi..." .
Ora facevo la parte della bambina che ha paura del buio e della sua stessa madre..
"Ma sto bene non si preoccupi..è solamente una..c-cavolata.."

 

 

 

La strinsi a me lasciandola precipitare in un pianto liberatorio.
Da quanto teneva dentro tutto ciò!

"Perdere la propria madre non è una cavolata, signorina..." le alzai il volto con entrambe le mani e le asciugai, in vano, le lacrime che fluivano libere: "Jess, tesoro... una madre è sempre una madre e so che è questo contrastante sentimento dentro di te, di amore e di paura, che ti fa così male. Piangi pure, sfogati, ma non nascondere mai i tuoi sentimenti. Mai!" le poggiai la testa al mio torace, era così piccina che non arrivava al mio seno, e lasciai che piangesse liberamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Perdere la propria madre non è una cavolata, signorina..."

mi disse, e mi strinse di più a se.
Perchè nessuna delle madri che avevo avuto, non ero mai riuscita a instaurare un rapporto così profondo?
Anche con mia madre, quella addottiva, le volevo molto bene..ma anche con lei non ero molto attaccata, forse perchè ero stata traumatizzata da piccola..non ne sapevo il vero motivo.
Poi la vicepreside mi prese il viso fra le mani, e cercò di asciugarmi le lacrime.

"Jess, tesoro... una madre è sempre una madre e so che è questo contrastante sentimento dentro di te, di amore e di paura, che ti fa così male. Piangi pure, sfogati, ma non nascondere mai i tuoi sentimenti. Mai!"

mi disse, e mi strinse ancora di più a se.
Risposi all'abbraccio..perchè non avevo mai veramente abbracciato nessuno in quel modo.
"mi manca così tanto..anche.." forse non era bello dirlo dopo tutto quello che aveva fatto..si era trasformato..mi aveva attaccato..aveva dato un morso alla preside..e infine era scappato... "Dick" conclusi.
"N-non avevo neanche m-mai comunitc-cato tanto con lui..ma mi sentivo così legata..come se ci fosse qualcosa..con questo non intendo amore ma..forse perchè er-ravamo entrambi l-licantropi.." conclusi, e mi strinsi ancora più forte a lei.
Mi sarebbe venuto così spontaneo dire "Oh, Artemide..." ma ero sempre un'alunna..ed era giusto che la chiamassi vicepreside.
Ma...le volevo bene..molto bene.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si stringeva così forte a me che mi parve di perdere il fiato.
Le accarezzai i capelli mentre lei affogava il viso nel mio costato e con le sue lacrime bagnava la mia toga.

Dick! pensai.
Stava ancora pensando al signor Robh, scappato nella foresta proibita e di cui non avevamo più avuto notizie, benché sapendo quali pericoli ci circondavano e il viavai dei maghi oscuri, non avevo pensieri positivi in merito.

"Su, via, Jess" , continuai a chiamarla per nome per farle sentire il mio affetto. "Asciughiamo queste brutte lacrime" , le dissi scostandola di poco e con delicatezza.
Afferrai il mio bel fazzoletto di lino e pizzo con le mie iniziali e glielo porsi.
"Ora, basta! I tuoi occhietti sono ancora più rossi e con la divisa serpeverde stonano un po'" dissi canzonandola per sdrammatizzare il momento.

"Sei la migliore alunna che ho nel mio corso, e non parlo di conoscenze, ma di cuore... sei la persona più vera ed emozionale. Per questo - e resti qui tra noi - sei la mia preferita" , conclusi c sorridendo e baciandole la fronte.
Il bacio fu leggero e prolungato, come quelli che mia madre era solita darmi e poiché, ero certa, che mai nella vita avrei avuto un figlio, sentii per lei quell'affetto materno che non avevo mai potuto esprimere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Su, via, Jess! Asciughiamo queste brutte lacrime"

disse, e spostandomi con delicatezza tirò fuori un fazzoletto, e lo diede.
Lo presi, e subito al tatto mi resi conto che era di lino, con del pizzo attorno.
Adoravo quel tessuto..così morbido..così fresco..Vidi che c'era scritto "AU"
dovevano essere le iniziali del nome.

"Ora, basta! I tuoi occhietti sono ancora più rossi e con la divisa serpeverde stonano un po'"

mi disse, sicuramente per sdramatizzare, e feci un risolino.
In fondo aveva ragione...i miei occhi erano rossi, in più quando piangevo..dovevo fare paura!
Risi ancora.

"Sei la migliore alunna che ho nel mio corso, e non parlo di conoscenze, ma di cuore... sei la persona più vera ed emozionale. Per questo - e resti qui tra noi - sei la mia preferita"

mi disse sorridendo, e avvicinandomi a lei, mi baciò sulla fronte.
Mentre mi baciava la fronte..feci un lugo respiro, assaporando quel momento magnifico.
"Le voglio bene.." sussurrai.
Diventai rossa d'imbarazzo, per la timidezza.
In tutti questi anni..non avevo mai detto a voce "ti voglio bene" nemmeno a mia madre..ma anche qua, il motivo era sconosciuto.
Forse ero io che ero lunatica..o forse qualcos'altro.
Poi mi venne in mente della situazione ad Hogwarts..
"Non chiuderanno Hogwarts vero? C'è una maga oscura che ogni tanto si avvista nel castello..non chiuderanno Hogwarts, vero?"

 

 

 

 

 

Aveva davvero pronunciato quelle parole?

"Le voglio bene.."
Una sensazione di calore invase il mio corpo a partire dalle braccia.
Nessuno mi diceva ti voglio bene

"Anch'io te ne voglio, Jess"! e la strinsi nuovamente a me.

Io avevo timori quanto lei, ma sapevo anche che in qualche modo stavo ovviando al problema.
"Tranquilla, mia cara" , esordii allontanandola da me dolcemente. "Sono certa che tutto si risolverà per il meglio... nessuno farà chiudere Hogwarts, te lo assicuro!" conclusi con fermezza.

 

 

 

 

 

 

Anch'io te ne voglio, Jess"!

disse, e mi strinse ancora di più.
Cavolo..non avevo mai ricevuto un "ti voglio bene" mai..
Era una cosa nuova per me..era normale sentire caldo?
Avere le palpitazioni a 1000? si..forse si.

"Tranquilla, mia cara. Sono certa che tutto si risolverà per il meglio... nessuno farà chiudere Hogwarts, te lo assicuro!"

disse, e gli credetti.
In fondo..speravo davvero che non chiudessero..perchè dove sarei andata?Certo c'era mio padre..ma ora ero vecchio anche lui..e se gli sarebbe capitato qualcosa..ok, meglio non pensarci.

"Beh..adesso c'è l'ultimo indovinello..speriamo che i maghi oscuri non se ne impossessano..arriverò prima io!!" dissi, ridendo.

"Bene, questo è lo spirito giusto. Vieni ora, comincia a rinfrescare, è meglio rientrare" , dissi precedendola verso il castello.

 

 

"Bene, questo è lo spirito giusto. Vieni ora, comincia a rinfrescare, è meglio rientrare"

disse, precedendomi e andando verso il castello.
Tirò una folata di vento, il quale mi scompigliò i capelli.
Guardai verso il cielo..ed era nero, con un mucchio di nuvole.
Sicuramente avrebbe piovuto con quel cielo.
Abbassai lo sguardo, e così fino alla Vicepreside, per poi rientrare nel castello.

 

Muniz in Sala Trofei

Personaggio Evento Ambiente

 

 

Stavo facendo un giro di perlustrazione, giusto per sincerarmi che tutto fosse in ordine, quando sentii un trambusto provenire dalla sala dei trofei, mi affacciai e notai che un ciclone vi era appena passato.

Scesi i pochi gradini e mi accorsi che tutto quel macello era stato provocato da un'unica persona.

"Signor Muniz! Ma cosa ha combinato?"

 

 

Mi guardai attorno e notai... be' che avevo combinato un disastro.

Ecco, questa è la volta buona che mi mandano via! pensai continuando a guardare la vicepreside con fare incerto, a dire il vero cercavo di sembrare innocente.... ma non ero certo di riuscirci, in quanto a darle una risposta, riuscii solo a a bofonchiare: "Chi... io? be', non..." e tacqui senza trovare una buona scusa.

 

 

 

Il signor Muniz mi guardava con la stessa espressione che hanno i gatti quando fanno una marachella e sembrano dire: "chi io? non ero neanche qua!"

Mi veniva da ridere, ma cercai di restare seria: "Vada di sopra, signor Muniz, qui ci penso io" , dissi guardandolo dritto negli occhi; poi presi la mia bacchetta e facendole fare un giro a mezz'aria, enunciai: "Reparo!"
Vidi le vetrinette e gli oggetti ricomporsi e la sala tornare al vecchio splendore.

 

Fu molto comprensiva, io mi aspettavo una bella ramanzina, e invece....
Quando mi ordinò di andare via, io chinai il capo e uscii mesto: "Grazie, vicepreside!" dissi e salii i gradini.
La sentii pronunciare una parola magica e mi volsi a guardare, tutto stava tornando a posto.
Prima che cambiasse idea e mi punisse, presi a correre su per e scale.

Vidi il ragazzo filar via, chiusi il cancello in ferro battuto e ripresi il mio giro di perlustrazione.

 

Aula di pozioni

Personaggio Evento Ambiente

Entrai in aula, i calderoni stavano ancora ribollendo per la riproduzione della pozione Polisucco.
A breve gli studenti sarebbero entrati in aula e io ero ancora molto agitata e perplessa sul futuro della scuola.
Ma non volevo far trasparire le mie preoccupazioni, così allontanai quei brutti pensieri aprendo il registro ed attendendo...

 

Avevo perso già due lezioni di Pozioni a causa del mio arrivo tardivo a Hogwarts, non volevo perderne altre, così mi precipitai in aula prima di quanto immaginassi.
La porta era aperta e la vicepreside era intenta a scrivere sul registro.

"Buon giorno, vicepreside!" dissi entrando.

Arrivai davanti all'aula di Pozioni, la porta era aperta e Logan, il grifondoro, era già arrivato.
Gli feci un cenno di saluto con il capo, mentre la vicepreside era intenta a scrivere qualcosa.

 

 

 

 

 

Quel giorno ero parecchio annoiata, e non avevo voglia per niente di andare a lezione. Vabbè che quel giorno non c'erano lezione..perciò meglio. Non ci sarei comunque andata..tanto per una volta anche se saltavo...eravamo i primi per la coppa delle case. Mi stesi sul letto e guardai il soffitto, ma poco dopo sbuffail. Però non avevo neanche voglia di starmene lì a far niente..Così mi alzai, e andai di sotto. Passando per la porta, per poco non mi bloccai. C'era la lezione di pozioni. Santo dio. Ehm..avevo detto che non ci sarei andata no Beh...avevo sbagliato!! Incominciai a correre a più non posso, per le scale. Arrivai all'ingresso, e mi ricordai una cosa: l'aula era esattamente accanto al mio dormitorio..-.-"
Riscesi le scale, e arrivai davanti alla porta, facendo un respiro profondo..ma il fiatone restava. Entrai. "Mi scusi il ritardo.." dissi soltanto, e alzando lo sguardo andai a sedermi vicino a Lilith.

 

 

 

 

 

 

Sbadigliai come facevano i cagnolini
mi alzai a fatica, il dormitorio era semi-deserto
di certo c'erano ancora le pigre studentesse che non avevano voglia di andare in orario
comunque mi incamminai, per la vergogna saltai la colazione, cosa molto
grave perchè a me veniva una tremenda fame
pozioni.... che "voglia" avevo due motivi per non andarci
1° ero appena tornata a Hogwarts
2° odiavo adoperare organi di animali.
mi incamminai avevo i libri nella borsa.
la porta era aperta..... mi veniva da piangere!
entrai moolto lentamente, la vicepreside stava scrivendo o aveva finito non ne feci conto
abbassai lo sguardo
"buo.... buongiorno... mi scusi......

 

 

 

 

 

 

 

Gli alunni arrivarono alla spicciolata, ma quasi tutti in tempo per cominciare la lezione.
Notai con rammarico che la signorina Hammond non era in classe, evidentemente era ancora in infermeria.

"Buon giorno ragazzi! Signor Logan stiamo preparando la pozione polisucco, sa elencarmi almeno tre degli elementi necessari alla sua realizzazione?" poi mi rivolsi alla signorina Voorice: "Signorina Voorice, l'altra volta lei ha lasciato la lezione a metà a causa di un malore, quindi non ha seguito, né cominciato la lezione sulla pozione polisucco, pertanto faccio la stessa domanda a lei, magari potrebbe integrare quanto dirà il suo compagno, va bene?"

A questo punto mi voltai al tavolo dove le due allieve Serpeverdi sedevano: "Voi continuate pure la preparazione della polisucco."

Raggiunsi il calderone della signorina Hammond e guardai gli ingredienti cuocere lentamente.

 

Ero in ritardo, dovevo passare in dormitorio per indossare la divisa dopo aver lasciato l'infermeria, così trovai la porta dell'aula chiusa, bussai e aprii piano la porta facendo capolino.

"Scusi il ritardo, vicepreside!" dissi semplicemente, entrando e andando al mio posto.

 

 

Ivi, la bella corvonero, arrivò in ritardo a lezione, sembrava provata.
Intanto la Vicepreside mi aveva posto una domanda, alla quale non ero certo di saper rispondere.

Riflettei e poi cominciai: "Di certo non possono mancare le mosche Crisopa, le sanguisughe, la pelle di Girilacco e ovviamente i capelli della persona in cui ci si vuole trasformare" dissi lasciando qualcosa da dire anche alla mia compagna Alù.

Controllai la cottura della mia pozione polisucco, per vedere se era il momento di aggiungere un'altro ingrediente.
Intanto la vicepreside stava interrogando Logan e Alù, che la volta precedente non erano presenti alla lezione.

 

Arrivò Alù, e gli sorrisi, salutandola. Era stupendo che fosse venuta anche a pozioni oltre che a erbologia..
"Voi continuate pure la preparazione della polisucco." disse la preside, dopo aver chiesto ad Alù e a Logan, gli ingredienti della pozioni polisucco.
Guardai il calderone..e non ci volevano ancora degli ingredienti. Così aspettai.

sono d'accordo con lui dissi affrettatamente per rispondere alla domanda della vicepreside
citare di nuovo gli ingredienti mi sembrava banale
salutai subito Jess ero contenta che ci fosse
presi tutto il materiale e iniziai la pozione

Diedi un'occhiata al mio calderone, il tutto stava cuocendo lentamente, e la pozione era densa al punto giusto, a breve avrei dovuto allungarla e inserire un altro ingrediente.

 

 

 

 

 

 

Vidi che la signorina Voorice non attese il mio invito a cominciare a lavorare, anche la sua risposta fu vaga e frettolosa.
Lasciai correre.
Le signorine Gount, Wolf e Hammond stavano seguendo il proprio lavoro.

"Signor Wolverin, può cominciare a lavorare alla sua pozione, segua le istruzioni sul libro di testo." lo esortai, mentre mi muovevo tra un tavolo di lavoro e l'altro.

"Poiché, come sappiamo, la pozione richiederà un mese di lavorazione, durante la sua cottura, ci occuperemo anche d'altro.... Per prima cosa vorrei sapere: state cominciando a raccogliere gli ingredienti per la Felix Felicis?" domandai avvicinandomi al signor Wolverin: "Anche lei, signor Wolverin, dovrà procurarseli, d'accordo?"

Aprii il libro e comincia a radunare gli ingredienti per la Pozione Polisucco ed ecco che già mi venne dato il compito di cercarmi gli ingredienti per la Felix Felicis: "Certo, vicepreside, comincerò presto la ricerca."

Cercare gli ingredienti per la Felix Felicis?
Certo che no!

Continuai a fissare la mia pozione polisucco e ignorai la domanda della vicepreside.

 

 

 

 

" sono d'accordo con lui" disse Alù diretta alla vicepreside, poi mi salutò. Le sorrisi..con un sorriso a 32 denti. "Alù mi sei mancata.." le sussurrai all'orecchio, per poi riandare sul mio calderone. Per ora non ci andava nessun altro ingrediente, e tutto stava procedendo alla grande.
"Poichè, come sappiamo, la pozione richiederà un mese di lavorazione, durante la sua cottura, ci occuperemo anche d'altro.... Per prima cosa vorrei sapere: state cominciando a raccogliere gli ingredienti per la Felix Felicis?" chiese la vicepreside, ed abbassai lo sguardo. Oh per salazar..mi ero completamente dimenticata della cosa! Vabbè..li avrei trovati per tempo.

 

"Anche tu mi sei mancata Jess!!" le dissi quando mi sussurrò che le ero mancata. Ma ora ero tornata..
"Poichè, come sappiamo, la pozione richiederà un mese di lavorazione, durante la sua cottura, ci occuperemo anche d'altro.... Per prima cosa vorrei sapere: state cominciando a raccogliere gli ingredienti per la Felix Felicis?" domandò la vicepreside, e sbarrai gli occhi. Non avevo incominciato! Così mi avvicinai a Jess. "Ti va di cercarli insieme?"

Hoops! Gli ingredienti?
Di già?
No, non ci avevo pensato e non avevo cominciato a raccoglierli.
Guardai la pozione e aggiunsi un po' di acqua distillata, la mia polisucco si stava attaccando, così la girai con la mia bacchetta. .

 

 

 

 

 

 

 

 

Dai silenzi e dalle faccette attonite, mi resi conto che nessuno dei miei studenti si stava procurando gli ingredienti, ma avrebbero dovuto cominciare presto, altrimenti non avrebbero potuto consegnare per tempo il lavoro e questo avrebbe voluto dire una bocciatura.
Era anche vero che forse non avevo sottolineato quest'aspetto della lezione.

"Tengo a precisare che la consegna della Felix decreterà la vostra promozione o la vostra bocciatura, ragazzi... quindi vi esorto a cominciare la ricerca degli ingredienti" , girai tra i banchi a controllare la pozione polisucco agli inizi della sua preparazione.
Notai che Ivy dovette aggiungere ancora un po' di acqua per evitare che la sua pozione si seccasse e che Logan aveva inserito gli ingredienti giusti nella giusta sequela, chi mi dava da pensare era Alù.

"Mentre la pozione ribolle, chi mi sa dire qualcosa del Veritasserum?"

 

Cavoli! Avevo già un mucchio di cose da studiare, stavo cimentandomi con la Polisucco, quando scoprii di dovermi cercare gli ingredienti per la Felix Felicis e non avevo ancora attutito il colpo, che già la vicepreside mi incalzava con una nuova domanda: "Emh! Il Veritasserum? Beh è una pozione che induce chi la beve a dire tutta la verità!" dissi colto in contropiede e affumicato dai vapori che salivano dal mio calderone... forse avevo sbagliato qualcosa!

Ero così presa dalla mia pozione polisicco, alla quale dovetti aggiungere ancora un po' d'acqua distillata, che non mi venne nulla da aggiungere a quanto detto da Logan.
Così mi limitai ad annuire con il capo in direzione della vicepreside.

 

 

 

 

Alù mi chiese se potevamo cercare insieme gli ingredienti. Perchè no? Mi sarebbe piaciuto davvero molto! "Certo Alù!!" esclamai felice, e gli sorrisi a 32 denti. "Tengo a precisare che la consegna della Felix decreterà la vostra promozione o la vostra bocciatura, ragazzi... quindi vi esorto a cominciare la ricerca degli ingredienti" disse la vicepreside e annuii, poco sicura. Chissà se li avremmo trovati... "Mentre la pozione ribolle, chi mi sa dire qualcosa del Veritasserum?" domandò e alzai la mano, ma Logan rispose prima di me. Beh...aveva detto lui. "Basta solanto una goccia, per scoprire tutta quanta la verità" aggiunsi, anche se non ne ero certa. Guardai Logan di sfuggita,e poi ritornai sulla mia pozione. Ci aggiunsi dell'acqua distillata, e poi un ingrediente.

Jess mi rispose con entusiasmo, e le sorrisi anche io. Si, li avremmo trovati tutti, ne ero certa!! Poi la vicepreside ci chiese se sapevamo qualcosa sul veritaserum, ma sia Logan che Jess avevano già detto tutto.
Così rimasi zitta, aspettando che la vicepreside dicesse qualcosa.

 

 

Notai che Lilith non aveva risposto nulla e gli altri compagni si erano davvero limitati, così alzai la mano: "Il nome deriva dal latino veritas, verità, e da serum, siero: Veritaserum. E' un Siero della verità, tre gocce sono sufficienti per costringere chi lo beve a svelare i suoi più intimi segreti. È incolore e inodore. Gli ingredienti sono: Sciroppo di Elleboro, Sangue di Salamandra, Mandragola, Zanne di Serpente, Asfodelo e Artemisia." conclusi soddisfatta.

 

 

 

Rimasi sbalordita!

"Complimenti, signorina Hammond, 20 punti a Corvonero!" dissi entusiasta tornando alla mia cattedra.
"Bene ragazzi, anche questa lezione è terminata... per la prossima volta vorrei un po' più di partecipazione da parte vostra."
Raccolsi il mio registro e li guardai un po' con cipiglio, speravo di indurli a studiare un po' di più.
"Io ho un impegno, ora; quindi, finiremo qui per oggi."
E così dicendo uscii dall'aula.

 

Vicepresidenza

Personaggio Evento Ambiente

 

Sentii un battito leggero alla porta del mio ufficio.

"Avanti!" dissi a gran voce per farmi udire al di là della pesante porta chiusa.

Sapevo che avrei avuto visite anche quel giorno e mi stavo ritagliando del tempo per sistemare le ultime carte.

 

 

 

 

 

da dentro si sentì una voce che mi disse di entrare.
posi la mano sulla maniglia e Sarnek si agitò appena nella sua gabbia.
- shh- dissi appena e lui si calmò.
finalmente riuscii ad aprire la porta. la stanza era elegante e ben illuminata. dietro la scrivania stava una donna intenta a controllare delle carte. immaginai fosse lei la vicepreside.
buongiorno signora vicepreside. - dissi cortesemente:- sono Ariadne Omega Soul.- mi avvicinai di qualche passo chiudendo la porta dietro di me.
- le porgo le scuse mie e della mia famiglia per il mio ritardo nel presentarmi nella scuola ma... abbiamo avuto dei problmi- di certo non potevo dirgli che mi avevano chiuso in casa per le mie idee.

 

 

Una ragazzetta timida con tanto di baule e gabbia per uccelli, entrò nel mio ufficio.
Sollevai il capo dai miei fogli... certo! un'altra allieva che iniziava la scuola tardi.

"Tranquilla, signorina Soul, si accomodi, la prego, lasci pure lì sulla porta le sue cose" , la esortai mentre mi alzavo a prendere i moduli per lo smistamento.

 

 

 

 

 

annuii e mi accomodai sulla sedia davanti alla scrivania mentre la donna frugava tra i fogli in cerca di qualcosa ch molto probabilemte era il modulo per lo smistamento.
panico.
in che casa sarei mai stata smistata?
Grifondoro neanche per sono... non sono poi così coraggiosa anche se delle volte i prende il capriccio di fare di testa mia.
Corvonero idem... si mi piace leggere ma i miei voti sono stati al massimo la sufficenza.
Tassorosso... non mi sembrava il caso...
Serpeverde bè mi ha sempre affascnato quella casa, tutta la mia famiglia era stata a Serpeverde e la vedevo come la migliore.
pensai a mia madre che fu smistata anche lei a Serpeverde dopo una lunga chiaccchierata con il cappello parlante.
tornai al presente, non era momento di divagare nei ricordi...

 

 

 

La giovane studentessa era tesissima.
Si era sempre un po' tesi quando si era smistati, anche se, a dire il vero, il Cappello Parlante è molto più inquietante... ti fruga nella testa e non ti è possibile barare; con i test era più facile.

"Compili pure il questionario, con calma e senza fretta... e non si preoccupi, d'accordo! Quel foglio non la mangerà, glielo assicuro."
Sorrisi e tornai a sedermi mentre la studentessa leggeva il modulo di smistamento.

 

 

 

 

presi il foglio dello smistamento:- Grazie- dissi semplicemente iniziando a leggere le domande... tirai un sospiro di sollievo non erano domande su incantesimi o di storia della magia... era più un test psicologico... mi distesi appena e presa la penna iniziai a marcare le mie risposte riflettendo su quale sarebbe stata meglio. ci misi un po', ma era lecito, dopotutto quel questionario avrebbe stabilito quale sarebbe stata la mia nuova famiglia.
finii e per sicurezza rilessi tutto quando fui certa che le risposte rispecchiavano i miei pensieri lo porsi alla vicepreside.
-tenga, ho finito- dissi cercando di moderare il tono sul duro e impassibile. chissà perchè quella donna metteva un pochetto i brividi... aspettai con impazienza i responso...

 

 

Quando ebbe finito mi ripassò il foglio con fare da dura.
Era chiaro che voleva sembrare qualcosa che non era... più la guardavo e più ero certa che sarebbe stata un'altra Jess Wolf... una Serpeverde per errore.

E così fu: "Complimenti, signorina Soul, è una Serpeverde. Venga, con me, l'accompagno al suo dormitorio!" dissi precedendola e prendendo la gabbia con il suo gufo.

 

tirai un sospiro di sollievo anche se la cosa non mi giungeva nuova... mi alzai e la seguii fuori dal suo ufficio diretta verso i dormitori dei Serpeverde. ormai non stavo pià nella pelle.
avrei trovato nuove persone e speravo qualche amico dato che ne ero quasi totalmente sprovvista. scendemmo le scale fino ad arrivare in un luogo molto scuro che immaginai essere il sotterraneo.

 

Sala Comune Serpeverde

Personaggio Evento Ambiente

 

Dissi la password che faceva aprire il passaggio alla sala comune della mia casa ed entrai per far strada alla nuova allieva.

"Venga, signorina Soul, questa da ora sarà la sua casa!" dissi poggiando la gabbia sul tavolino accanto ai divani.

"Da quella parte troverà il suo dormitorio, la sua stanza è la prima a destra, noterà che alcuni letti sono già occupati."

 

 

 

 

arrivati davanti ad una parete vuota la preside disse una parola d'ordine, semplice da ricodare.
la seguii all'interno.
la sala comune era un sotterraneo lungo e basso con le pareti e il soffitto di pietra, da cui, appese a delle catene, pendevano lambade rtonde e verdastre. di fronte a noi, i un camino dalle sculture elaborate, scoppiettava un fuoco contro cui si stagliava il profilo di molti ragazzi , seuti tutt'intorno su sedie scolpite.
annuii:- grazie professoressa - dissi felice di trovarmi lì.
era proprio come me l'aveva descritta mia madre tante volte. rimasi incantata ad osservare ogni angolo e ogni decorazioe della sala comune.

 

 

 

 

 

 

 

Quel giorno avevo sentito in giro che ci fosse una nuova allieva..possibile? Mah...voleva dire che era la seconda allieva che arrivava in ritardo a scuola. Chissà di quale casata era..sarebbe stato stupendo se fosse stata di serpeverde..ma non ne ero molto convinta. Perchè? Perchè sembrava troppo bello, per essere vero. Oltre a me e Lilith sarebbe arrivata una nuova serpeverde..eh si..stupendo. Magari era capitata a Grifondoro..cosa che era l'incontrario di serpeverde! Cominciai a correre in sala grande, ma c'era pochissima gente..e nessuno che mi sembrava nuovo..Quando stavo per ritornare indietro, per ritornare alla mia sala comune..sentii un ragazzo che parlava. "Avete sentito? La nuova alunna è di serpeverde!" aveva esclamato, e per poco non mi prese un colpo. Ma allora era davvero..vero! xD Cominciai a correre verso i sotterranei, il più velocemente possibile..cercando di trovare la ragazza..perchè era una ragazza no? Aveva detto "Alunna" perciò per forza. Quando sarebbero arrivati dei maschi? Speravo presto.. Dissi la parola d'ordine, ed entrai. Lì vidi la preside, con una ragazza proprio di fianco a lei. "Sera" sussurrai, avvicinandomi alle due.

 

 

 

Non finii la mia esposizione alla giovane allieva, che arrivò la signorina Wolf.

"Bene, signorina Wolf, visto che è qui, affido a lei la signorina Soul... la prego di farle da Cicerone e aiutarla nella sistemazione dei propri effetti nella vostra stanza."

Sorrisi e mi rivolsi alla nuova serpeverde: "Sono certa di lasciarla in buone mani. Vedrà che si troverà bene qui a Hogwarts... ci vediamo più tardi!" conclusi uscendo dalla Sala Comune.

 

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I GDR (Giochi di Ruolo) sono sostanzialmente storie ispirate a un'ambientazione storico/temporale (per lo più fantasy) in cui i giocatori interpretano un personaggio. Uno dei primi fu Dungeons&Dragons, dove in un mondo simile alla Terra di Mezzo di Tolkien, i giocatori, riuniti in torno a un tavolo, interpretavano elfi, maghi e guerrieri tirando i dadi della sorte e capitanati da un Master che inventava e dirigeva la trama. Successivamente vennero i LibroGame, dove a fare da Master c'era una trama prestabilita e il giocatore, singolo in questo caso (rari casi due) saltava da un paragrafo all'altro a seconda delle scelte che faceva o del risultato dei dadi. A questo seguirono i giochi di ruolo dal vivo: i partecipanti si mascheravano nel personaggio che interpretavano e svolgevano azioni dal vivo, come in un film. Con l'avvento di internet, il gioco di ruolo ha cambiato nuovamente veste, unendo il gioco tradizionale alla fanfic (narrazione amatoriale di fan per i fan). 

 

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