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NIHIL |
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Nihil:
niente.
Forse è questo il nome di colei che scrive e di cui nulla si sa se non
quanto ci permette di sapere.
Si è creata da sé e per esistere si è creata un suo mondo, non reale,
perché di quello non si rende conto di non farne parte e, nel momento in
cui i dubbi affiorano, vuole diventare importante, raggiungere la fama per
poter essere immortale, esistente, reale.
Il suo è un mondo perfetto, dove lei vive da protagonista, dove può
cambiare la storia come le aggrada; ciò che sogna o immagina si avvera
come se tutto fosse un'immensa favola, ma sa bene che la realtà non è
così e deve in qualche modo sfogare ciò che dentro la tormenta: il non
essere. |
Per esistere ha bisogno di fondamenta: Roma, le sue vie, l'università,
sono cose reali, esistenti.
E’ come se aggiungesse le ali a un cavallo per tramutarlo in Pegaso.
Ma quelle ali possono spezzarsi ed è il suo incubo: il vecchio con il
saio e il libro. Essi sono la prova tangibile di ciò che non esiste, di
ciò che è solo immaginazione.
Sono il segno premonitore della fine della sua inesistenza.
E' la dissoluzione di sé e del suo mondo in sabbia.
Da quella sabbia, però, sono uscite alcune pagine di diario...
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