Si dice che gli uomini vengano da Marte e le donne da Venere; e a guardare questo film, sembrerebbe così. Ma solo a prima vista, perché, in realtà, ciò che gli uomini e le donne vogliono è una vita semplice, serena e non troppo controllata.
Uomini & Donne
(Trust the Man) racconta le avventure erotico-romantiche di due coppie:
la prima formata da Rebecca (Julianne Moore), attrice
di successo e suo marito Tom (David Duchovny) che
mentre si occupa dei figli, è alla disperata ricerca di un posto fuori e dentro
il letto coniugale; e la seconda, formata da Tobey (Billy Crudup), fratello di
Rebecca e la sua ragazza Elaine (Maggie Gyllenhaal), un’aspirante
scrittrice.
La loro relazione è ormai giunta a un bivio: dopo sette anni lui
non ha alcuna intenzione di affrontare la vita adulta con la scusa che “tutti
dobbiamo morire”, mentre lei vuole una famiglia. A minare le fragili fondamenta
delle due coppie intervengo sedute di analisi, siti porno, tentazioni che
ritornano dal passato o nascono tra la routine del quotidiano: un’ex fidanzata,
una mamma single e un aitante cantante folk.
Il film richiama le atmosfere di Manhattan e il linguaggio di Sex and the City, raccontando l’amore, l’ironia e l’amicizia che uomini e donne vivono ogni giorno, nella continua ricerca del rapporto perfetto in perenne equilibrio tra carriera, famiglia e la caccia estenuante ad un parcheggio.
Il film, spacciato come pura commedia, in realtà racchiude una tristezza di base non indifferente: degli spaccati di vita quotidiana di gente non del tutto comune, in una New York post 11 settembre, ma viva e distante da ciò che il crollo delle torri ha significato per gli americani e, soprattutto, per i newyorkesi.
Uomini&Donne, a parte qualche battuta o situazione esilarante, è
lento e noioso, con dei personaggi che, al contrario dell’idea iniziale del suo
autore Bart Freundlich, sono
piatti e sempre simili a se stessi, non hanno una crescita attraverso gli eventi
in cui sono coinvolti.
Il finale è l’apoteosi di una soap-opera;
un’americanata che neanche i vecchi film hollywoodiani degli anni ’30 potevano
sfornare. Così mieloso da cariare i denti.
Che altro dire?
Domanda: valeva la pena spendere dei soldi per realizzare
un simile film?
Risposta: non vale la pena spendere dei soldi per andare a
vederlo.