Mission: Impossible è arrivato al terzo capitolo ed il cast è sbarcato
a Roma per l’anteprima mondiale.
C’erano davvero tutti: dal regista J.J. Abrams a Philip Seymour
Hoffman (premio Oscar come Miglior Attore per Truman
Capote); da Laurence
Fishburne all’inaspettato Tom Cruise (che di questo
capitolo è anche produttore). Ad affiancarli: Billy Crudup, Michelle Monaghan, Keri Russell e Maggie Q (di origine hawaiiana, ma vive e
lavora a Hong Kong dove è una delle attrici più popolari).
Mission: Impossible III
comincia con un flash-forward che anticipa allo spettatore ciò che accadrà. Da
qui l’apertura della conferenza stampa con la domanda al regista sul perché di
questa scelta.
J.J. Abrams spiega che, oramai, la gente è smaliziata, sa che
in Mission: Impossible, ci saranno sparatorie e inseguimenti; sa che il
protagonista sarà coinvolto in un’avventura pericolosa. Quindi perché non
anticipargli qualcosa per poi fargli vedere come ci si è arrivati?
Della stessa opinione è il premio Oscar Philio Seymour Hoffman, al quale, tra le varie domande, è stato chiesto se per interpretare il suo cattivo si è ispirato a qualcuno e, scherzando, ha risposto: «Certo, a J.J.!»
Ed a questo punto Tom Cruise, atteso solo per il tappeto rosso a Piazza del
Popolo, si è aggiunto al cast in conferenza, catalizzando l’attenzione e
dominato la scena. Come sempre la sua simpatia e disponibilità hanno ben
impressionato la stampa italiana ed internazionale presente.
A parte qualche
domanda, la maggior parte sono state fatte al neo-papà Cruise, che confessa di
non desiderare altro che tornare dalla sua bambina e da Katie Holmes. Sostiene, inoltre,
che la sua vera missione impossibile è quella di essere a Roma dopo aver
accudito la piccola e dover volar via, dopo solo otto ore nella Capitale, per
tornare da Katie.
Alla domanda se ha mai cambiato i pannolini, con un sorriso risponde di sì,
ma che con la moglie ha un accordo: «Lei l’allatta ed io le faccio fare il
ruttino. Siamo proprio una buona squadra.»
Appare visibilmente emozionato
quando tenta di raccontare quello che ha provato durante il parto, finendo con
il dire che non si può spiegare, perché è qualcosa di spirituale.
Aggiunge
che non vede l’ora di portare Katie a Parigi per chiederle di sposarla, e vuole
farlo lì, perché la ritiene la città più romantica.
Esaurite le domande inerenti la sua sfera privata, Tom Cruise ha parlato del
rapporto straordinario che si è instaurato tra i vari membri del cast e
soprattutto della buona intesa tra lui e Abrams; il tutto ha fatto si che il
film non fosse solo un film d’azione, ma anche d’amore e amicizia.
Infatti,
il terzo episodio della saga ci mostra un nuovo Ethan Hunt: un uomo che vuole
riappropriarsi di una vita ‘normale’, amando, convivendo, sposandosi.
L’idea
è stata apprezzata ed appoggiata dal regista: «... sapevo di voler conoscere ora
il vero Ethan. Di sapere cosa fa quando torna a casa; cosa prova come marito,
amante; come si comporta in un rapporto di coppia, nel privato.»
Nella parte della moglie di Ethan c’è Michelle Monaghan, alla quale viene
chiesto come può una brava ragazza del sud diventare una spietata
assassina.
La Monaghan spiega che è certamente stato un gran cambiamento, sia
a livello personale che professionale, poter interpretare un personaggio come
Julia, una donna apparentemente fragile, ingenua, che non sa neanche lei di cosa
può essere capace. Afferma che è merito di Abrams, in quanto ha creato una bella
storia, molto semplice e pulita; e che la sua esperienza con i membri del cast e
con il film stesso, è stata incredibile.
Infine, sia Cruise che Abrams, alla domanda su un eventuale M:I IV, hanno
risposto: «Forse!»