Ogni famiglia ha i suoi oscuri segreti, anche la meno sospetta.
La
famiglia Goodfellow vive in un villaggio dell’entroterra inglese, Little Wallop,
che vanta 57 abitanti. Il capofamiglia, il vicario Walter Goodfellow (Rowan Atkinson), è un
uomo privo di senso dell’umorismo, così ossessionato dai suoi doveri, dai
sermoni e dal discorso che deve tenere ad un convegno religioso, da non
accorgersi che la sua famiglia sta andando a rotoli.
La moglie, Gloria (Kristin Scott Thomas), è una casalinga annoiata e tormentata dal cane del vicino; per sfuggire alla monotonia, prende lezioni di golf dall’atletico Lance (Patrick Swayze) con il quale intreccia una strana relazione amorosa. La giovane figlia, Holly (Tamsin Egerton), cambia fidanzato ogni settimana, a volte anche meno. Il figlio, Petey (Toby Parkes), a scuola è vittima di soprusi da parte di bulli cerebrolesi.
Per salvare la famiglia Goodfellow ci vorrebbe una grazia ed ecco che come risposta alle preghiere della famiglia, arriva Grace Hawkins (Maggie Smith) la nuova governante, una dolce signora dai capelli grigi con un vecchio e misterioso baule. Sarà lei a salvare il matrimonio di Gloria e Walter ed a riunire la famiglia, “eliminando” tutti i loro problemi.
L’Inghilterra è stata spesso patria di vecchiette detective o assassine. All’apparenza fragili, ma che mostrano subito eccentricità, mantenendosi sempre disponibili, confortanti e comprensive. Eroine anticonformiste che nel cinema non hanno mai mancato di far sorridere con un brivido di terrore lungo la schiena. E’ il caso della gentile governante Grace Hawkins de La famiglia omicidi, black comedy diretta da Niall Johnson; il personaggio, straordinariamente interpretato da Maggie Smith, tra serietà ed ironia risolve i problemi nel modo più semplice: ammazzando.
Lo script originale è di Richard Russo, romanziere americano premio Pulitzer; la storia, originariamente ambientata in America, è stata riadattata da Niall Johnson. Le riprese sono state girate in Cornovaglia e sull’Isola di Man; il villaggio di Little Wallop (nome inventato) è in realtà St. Michael’s Penkevil, sempre in Cornovaglia.
L’ambientazione, i tempi e la recitazione, fanno di questo film un piccolo
capolavoro: comico, drammatico e cinico.
Una commedia brillante arricchita da
un’inaspettata striatura malinconica che arricchisce i personaggi di umanità,
rendendoli complessi e reali. Una storia divertente con personaggi dall’ironia
penetrante che con l’arrivo della sanguinaria Grace sapranno spiegare "le
misteriose vie del Signore" e godere dei benefici della sua generosità.